Un uomo è finito al centro di un incredibile paradosso giudiziario: accusato di aver tentato di usare un passaporto falso per lasciare Malta, sostiene di essere stato costretto a farlo perché il tribunale aveva smarrito i suoi documenti ufficiali. È quanto emerso in aula durante un’udienza a dir poco sorprendente.
Okhiulu Eshiemokhai Yakubu, un intonacatore di 43 anni originario della Nigeria e residente a Buġibba, è stato portato davanti al Magistrato Astrid May Grima con l’accusa di utilizzo di documenti falsi. Ma il caso ha preso una piega inaspettata quando, nel corso delle argomentazioni sulla cauzione, è venuto alla luce che l’uomo era in possesso di documenti validi fino a quando non li aveva consegnati al tribunale per un’altra causa penale circa un anno fa. Da allora, quei documenti sono misteriosamente scomparsi.
L’ispettore di polizia Karl Roberts non ha usato mezzi termini, descrivendo l’uomo come “un evidente rischio di fuga”
dopo essere stato colto sul fatto mentre tentava di lasciare il paese. Inoltre, ha evidenziato che Yakubu non avrebbe alcun legame con Malta, dato che tutta la sua famiglia risiede in Italia.
La difesa, però, ha fornito una spiegazione drammatica per il tentativo di fuga: l’avvocato Edmond Cuschieri ha dichiarato che il suo cliente stava cercando di recarsi in Italia per sottoporsi a un test del DNA e dimostrare di essere il padre dei suoi figli. Un gesto dettato dalla disperazione, secondo il legale.
Il passato dell’imputato aggiunge ulteriori ombre alla vicenda: dieci anni fa, Yakubu era stato condannato per importazione illegale di cannabis a Malta, una pena che gli aveva imposto di depositare i suoi documenti d’identità presso il tribunale. Da allora, nonostante numerose richieste, gli è stato comunicato che quei documenti sono andati perduti.
Nonostante le argomentazioni della difesa, il tribunale ha deciso di negare la cauzione e Yakubu è stato trattenuto in custodia.
Foto: Times of Malta