Le zone verdi di Malta sono in pericolo! Gruppi di residenti e l’ONG Il-Kollettiv
lanciano un grido d’allarme, denunciando i rischi di nuove colate di cemento legate alla revisione dei piani locali.
Una revisione senza sospendere lo sviluppo nelle zone di razionalizzazione significa solo una cosa: più costruzioni, più caos e meno natura
, hanno dichiarato con fermezza. Queste aree, un tempo protette, sono state trasformate in zone edificabili circa 15 anni fa, e oggi rappresentano un simbolo della devastazione urbanistica.
Gli attivisti puntano il dito contro le normative lacunose che favoriscono lo sviluppo di edifici alti a ridosso delle aree urbane protette. Le richieste sono chiare: Stop immediato alle costruzioni nelle zone di razionalizzazione, sospensione dei mega-progetti e creazione di zone cuscinetto per salvaguardare il patrimonio urbano
. E non finisce qui: vogliono anche il blocco di nuove strade che potrebbero aprire la strada alla cementificazione di terreni vergini.
Il governo ha cambiato tono. Prima dicevano che i piani locali non potevano essere toccati, ora sembrano pronti a stravolgerli. Ma è per migliorare o per giustificare la confusione attuale, come quella del piano di St. Julians?, si chiede Wayne Flask, segretario di Il-Kollettiv
.
E non risparmia critiche sul futuro delle zone di razionalizzazione: È inquietante sentire che queste zone resteranno. Sono il principale motivo di rabbia dei residenti, specialmente in località come Zurrieq, dove i confini sono ormai un ricordo e l’identità è stata sacrificata sull’altare dello sviluppo. Si rischia di creare un’enorme distesa di cemento, distruggendo la cintura verde, aumentando il traffico e provocando una pericolosa sovrappopolazione.
Questa battaglia non è nuova. A luglio, i gruppi di residenti hanno organizzato una conferenza stampa a Zurrieq per mettere sotto i riflettori i problemi delle loro località. Successivamente, hanno inviato una lettera al Primo Ministro e al Ministro della Pianificazione, firmata da associazioni di residenti come Għaqda Residenti taż-Żurrieq, Residenti tal-Imqabba, Sliema Residents Association e molte altre.
Ma fino ad oggi, silenzio assoluto.
Ora, i gruppi chiedono un incontro serio con il primo ministro e il leader dell’opposizione per discutere delle loro proposte di riforma urbanistica. Non manca una critica pungente: È curioso come entrambi i grandi partiti trovino tempo per incontrare i costruttori, ma non per rispondere ai cittadini che vedono le loro città sfigurarsi giorno dopo giorno.
Foto: Il-Kollettiv.