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Malta

Malta nel caos: processi e scenari inediti accendono la politica

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La politica maltese si prepara a un 2025 che promette scintille: scandali, processi e rumors di elezioni anticipate scuotono l’isola e accendono l’attenzione del pubblico.

Lo scandalo Vitals, che ha monopolizzato le prime pagine per tutto il 2024, è ancora ben lontano dal concludersi. L’arbitrato tra il governo e Steward Health Care sarà uno dei primi snodi cruciali: da una parte, il governo che reclama risarcimenti milionari; dall’altra, l’azienda americana che pretende una penale da 100 milioni di euro. Ma la vera svolta arriverà dai tribunali, con un verdetto che potrebbe determinare il destino di personalità come Joseph Muscat, Konrad Mizzi, Keith Schembri, Chris Fearne ed Edward Scicluna.

Un’eventuale condanna potrebbe segnare il punto di rottura definitivo per il Partito Laburista con i protagonisti dello scandalo, mentre un’assoluzione di Muscat aprirebbe scenari imprevedibili. “Se tornasse, potrebbe ridefinire il panorama politico”, è il sussurro che serpeggia tra gli analisti. Intanto, nel Partito Nazionalista si respira un’aria diversa. “Abbiamo già ottenuto la nostra vittoria. A un certo punto, bisogna guardare avanti” , ha dichiarato un insider del PN, lasciando intendere che il partito potrebbe cercare nuovi fronti su cui combattere.

E mentre il caso Vitals tiene ancora banco, un altro processo si prepara a dominare le cronache: quello di Yorgen Fenech, accusato di essere il mandante dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia. Questo processo, che inizierà nella prima metà dell’anno, potrebbe far emergere ulteriori scandali e inaspettati sviluppi, capaci di scuotere il potere. Ma gli osservatori avvertono: “A meno che non ci siano colpi di scena, l’impatto sul pubblico potrebbe essere limitato”.

Le tensioni interne al Partito Laburista non si placano. Dopo il crollo di voti alle elezioni europee del giugno scorso, i rumors di un’elezione anticipata nel 2026 si fanno sempre più insistenti. Robert Abela, nonostante le critiche, sembra saldo al comando e pronto a guidare il partito, a meno di clamorosi ribaltoni. Tra le ipotesi che potrebbero cambiare le carte in tavola c’è un eventuale ritorno in politica di Roberta Metsola, anche se improbabile prima del 2027.

Sul fronte del Partito Nazionalista, Bernard Grech consolida la sua leadership, ma resta in ombra rispetto alla figura di Metsola. Intanto, il partito dovrà affrontare alcune questioni interne, come la nomina del nuovo segretario generale dopo la scomparsa di Karl Gouder.

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Il 2025 potrebbe inoltre segnare l’ingresso di nuovi attori politici, con il lancio di un partito progressista e di un movimento guidato da Arnold Cassola. Questi gruppi riusciranno a rompere il dominio dei due partiti principali? La risposta arriverà nei prossimi mesi, ma nel frattempo potrebbero riaccendere dibattiti sopiti su temi sociali come l’eutanasia, già sostenuta dal ministro della Salute, e l’aborto, dove il recente emendamento non ha soddisfatto i sostenitori della scelta.

Lo scenario internazionale non sarà da meno. Le crisi in Ucraina e in Medio Oriente, insieme al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, potrebbero rimettere in discussione la neutralità di Malta, un tema che ha già scaldato i dibattiti durante le elezioni europee.

Foto: Archivio Times of Malta

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