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Malta

Malta: assunzioni record, ma la disoccupazione preoccupa

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Un’esplosione di opportunità lavorative ha travolto Malta: a giugno, il numero di occupati a tempo pieno e part-time ha registrato un balzo spettacolare, con un incremento superiore al 5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. I dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica (NSO) dipingono un quadro di crescita senza precedenti, con nuovi impieghi sia nel settore privato che in quello pubblico.

I lavoratori a tempo pieno hanno sfiorato la cifra record di 287.000, segnando un aumento vertiginoso rispetto all’anno precedente. Ma non è tutto: il numero di occupati part-time ha raggiunto quota 35.000, crescendo di quasi il 6%.

E se pensate che la crescita sia uniforme, preparatevi a restare sorpresi. “È il settore privato a guidare questa impennata” , con un aumento impressionante del 6%, che porta il numero di impiegati oltre i 234.000. Non da meno il settore pubblico, che ha visto un incremento più contenuto ma significativo, con un 2% in più e oltre 52.000 lavoratori a tempo pieno.

I numeri parlano chiaro: dal 2005, l’occupazione a Malta non ha fatto altro che crescere, raddoppiando i livelli di due decenni fa. Parallelamente, la popolazione è aumentata di ben 140.000 persone, un dato che non lascia spazio a dubbi sull’evoluzione del mercato del lavoro.

Ma cosa si cela dietro questa straordinaria crescita? Una panoramica settoriale rivela che tutti i comparti hanno registrato aumenti. Il settore dell’ospitalità è in cima alla lista, con un incredibile +13% di lavoratori nel settore della ristorazione e dell’alloggio. Seguono le attività domestiche con un +12% e il settore tecnico-scientifico con un +8%.

Per quanto riguarda l’occupazione part-time, il settore idrico ha segnato un incremento record del 17%, seguito dai servizi finanziari e assicurativi (+15%) e dalle arti, intrattenimento e ricreazione (+12%).

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In termini assoluti, i comparti dell’ospitalità e del commercio di veicoli hanno fatto la parte del leone, con quasi 5.000 nuovi lavoratori a tempo pieno. Nel part-time, invece, i settori tecnico-scientifico e amministrativo hanno accolto complessivamente 1.500 nuovi impiegati.

L’aumento ha interessato uomini e donne in egual misura, con crescite rispettive del 5% e 6% nei contratti a tempo pieno. Anche i lavoratori autonomi hanno beneficiato di questo boom, con 725 nuovi imprenditori attivi.

Ma attenzione: c’è una nota stonata. Nonostante il quadro roseo, il numero di disoccupati registrati è salito di un terzo, raggiungendo quasi 1.200 persone. Un dettaglio che solleva domande sul futuro equilibrio del mercato del lavoro.

Foto: Matthew Mirabelli
Fonte: NSO

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