Le vecchie insegne dei negozi di Malta: una bellezza dimenticata, un patrimonio in pericolo. In tanti non ci fanno più caso, ma per alcuni occhi attenti, questi cartelli storici sono veri e propri gioielli, e c’è chi è disposto a fare di tutto per salvarli dalla distruzione. Tra questi c’è Marek Sayan Skwarski, un designer grafico polacco che ha deciso di lanciare un appello per realizzare un libro che immortali le insegne tradizionali di Malta e Gozo, prima che scompaiano per sempre.
Skwarski ha già una missione ben precisa: creare un album fotografico “artistico” che preservi il patrimonio estetico di queste isole, un patrimonio che rischia di svanire nell’oblio. Per il designer di Varsavia, le insegne dei negozi non sono semplici cartelli: sono parte integrante della storia di Malta, che raccontano la fusione tra tradizioni commerciali e il desiderio del popolo maltese di circondarsi di bellezza. “Basta guardare le numerose chiese barocche mozzafiato, le gallarijas finemente decorate, le strade fiorite di Rabat, Gozo e Mdina”
, afferma con ammirazione. Per lui, ogni insegna antica è un piccolo capolavoro, un ricordo tangibile di un’epoca che stiamo perdendo.
Marek, che ha visitato recentemente Malta con tutta la sua famiglia, ha avuto il privilegio di vedere queste meraviglie prima che sparissero, ma il suo cuore si è riempito di tristezza nel vedere come molte di queste insegne stiano lentamente scomparendo, sostituite da moderne insegne plastiche, fredde e prive di personalità. “Quello che la tecnologia oggi produce, una volta era il frutto delle mani di un artigiano”
, sottolinea con un velo di nostalgia. “Le insegne storiche sono opere d’arte, e le strade dove ancora alcune di esse si trovano sono veri e propri musei a cielo aperto”.
Ma perché tanto interesse per delle semplici insegne? La risposta di Skwarski è semplice e appassionata: “Salvare dal dimenticatoio parte del patrimonio estetico di Malta e Gozo”. Queste insegne raccontano la storia di un popolo, della sua cultura e delle sue tradizioni commerciali. Eppure, oggi sono minacciate dalla globalizzazione e dall’omologazione, che portano le nuove generazioni a preferire soluzioni moderne e anonime.
Nonostante la sua passione, Skwarski ammette che il tempo sta cambiando e che, purtroppo, la tradizione non sempre trova posto nel mondo moderno. Però non si arrende e ha deciso di lanciare un appello per ottenere il supporto necessario a realizzare il suo progetto. Cerca editori e partner che possano contribuire a fare in modo che il libro venga pubblicato e che queste antiche insegne vengano finalmente valorizzate. “Quando ho visto come queste insegne stavano decadendo e venivano dimenticate, mi è venuto il cuore in gola”
, racconta con un pizzico di malinconia.
In questo suo viaggio per preservare la bellezza nascosta nelle vie di Malta e Gozo, Skwarski ha già messo a punto i dettagli del progetto: il libro avrà una lunga introduzione scritta da un artista o storico dell’arte maltese, mentre lui stesso si occuperà della fotografia e del design grafico. “Sarà una piccola opera d’arte”, dice con entusiasmo, e sogna che possa essere apprezzato in ogni casa maltese, dove la tradizione e il patrimonio sono ancora vivi e ben custoditi.
Ma il suo sogno non finisce qui. Se il libro dovesse avere successo, Skwarski ha già in mente progetti ancora più ambiziosi: digitalizzare i caratteri tipografici utilizzati per queste insegne e renderli disponibili al pubblico, in modo che possano essere utilizzati anche per nuovi cartelli, che vengano realizzati secondo lo stile tradizionale.
La sua battaglia non è solitaria: altri artisti, come il britannico Barnaby Barford, hanno già portato alla luce l’importanza di queste antiche vetrine. Barford, con il suo progetto “Topia”, ha scattato oltre 11.000 fotografie e creato 1.000 miniature di negozi in porcellana fine, ognuna rappresentante una delle insegne che ha incontrato nel suo cammino. Le sue opere sono state esposte di recente a MUŻA, il Museo Nazionale d’Arte Comunitaria di Valletta.
Skwarski ora cerca un editore disposto a raccogliere il suo appello e contribuire a preservare questa parte di storia di Malta. Le sue aspettative sono alte: sogna che il suo libro diventi un tesoro per tutte quelle persone che amano la tradizione e vogliono preservare il patrimonio di Malta per le generazioni future.
Foto: Archivio Times of Malta
Video: Archivio Times of Malta