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Malta

Lavoro assicurato ai laureati maltesi? i numeri UE svelano la verità

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I laureati a Malta non devono temere il futuro: il lavoro è quasi garantito . Quasi il 96% di loro riesce a inserirsi nel mondo del lavoro entro tre anni dal termine degli studi, secondo gli ultimi dati UE pubblicati mercoledì. Questo risultato eccezionale pone Malta al vertice dell’Europa, ben oltre la media europea dell’83,5%, e appena sopra i Paesi Bassi, che si piazzano al secondo posto.

Il tasso di occupazione dei laureati a Malta ha sempre brillato nel corso degli ultimi vent’anni, ma ha subito un calo sotto il 90% per la prima volta nel 2021 e 2022, a causa dell’impatto devastante della pandemia di COVID-19 sull’intero continente. Ma ecco la grande sorpresa: nel 2023, il tasso è risalito prepotentemente a un quasi record del 95,8%.

E non è finita qui! Malta è un vero miracolo mediterraneo : è l’unico paese del sud Europa che riesce a superare la media UE. Paesi come Cipro (80,6%), Spagna (78,7%), Francia (80,1%) e Grecia (72,3%) faticano a tenere il passo, mentre l’Italia si trova tristemente in fondo alla classifica con un deludente 67,5%.

I laureati maltesi continuano a trovare lavoro a ogni livello educativo. Impressionante , vero? Oltre il 96% di coloro che hanno un’istruzione terziaria è occupato entro uno o tre anni dal termine degli studi, con una lieve flessione al 90% per chi ha un’istruzione non terziaria.

Questi risultati parlano chiaro: il mercato del lavoro maltese è in continua espansione. Tuttavia, resta un’ombra: i dati non chiariscono se i laureati trovino lavori adeguati al loro livello di competenze. Questo è il vero interrogativo.  Un sondaggio del 2022 dell’Ufficio Nazionale di Statistica ha rivelato che oltre un terzo dei lavoratori a Malta è sovraqualificato per il proprio impiego, con le donne e i giovani che ne soffrono maggiormente.

Ma c’è un’altra sfida da affrontare: gli abbandoni scolastici. Sebbene Malta eccella nel collocare i laureati nel mercato del lavoro, fatica ancora a trattenere i giovani sui banchi di scuola. Lo scorso anno il governo ha lanciato una strategia per combattere questo fenomeno e portare il tasso di abbandono scolastico precoce in linea con la media europea. Attualmente, uno su dieci giovani maltesi tra i 18 e i 24 anni abbandona gli studi con meno di due esami O-level e non prosegue con ulteriori studi o formazione.

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Anche se il tasso è sceso drasticamente dal 21% del 2010, è ancora sopra la media UE. L’obiettivo del governo è ambizioso: ridurre questo dato al 9% entro il 2030.

Foto: Chris Sant Fournier .

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