Il proprietario di un’ex scuola di equitazione di Marsa trasformata in abitazione, che sarebbe stato pugnalato a morte da uno dei suoi inquilini, aveva rimpianto la sua decisione di accogliere l’uomo dopo continui scontri tra i due per l’affitto.
I dettagli sul rapporto proprietario-inquilino sono emersi durante la compilazione delle prove contro il 34enne di nazionalità ghanese, accusato del duplice omicidio intenzionale del suo padrone di casa Joe Bartolo e della sua compagna, Carmen Abela.
Nelle sedute precedenti, la corte ha sentito come la coppia sia stata uccisa il 15 ottobre con una tronchese lunga un metro.
I loro corpi senza vita sono stati trovati all’interno del loro alloggio privato nelle ex scuderie di Triq it-Tiġrija, a Marsa, poco dopo che Abela aveva chiamato il numero di emergenza 112 per chiedere aiuto, dicendo che erano stati attaccati da un “uomo dalla pelle scura”.
L’operatore all’altro capo ha sentito dei colpi improvvisi e delle urla seguite dal silenzio prima che la chiamata cadesse.
Quando la polizia è arrivata sulla scena raccapricciante, ha trovato i corpi senza vita della coppia, con la mano della donna che stringeva ancora il cellulare.
Anche una donna nigeriana che aveva affittato una stanza in quei locali di Marsa è stata aggredita da Iddrisu durante quella furia.
Le sue urla avevano allertato il fratello che si trovava nelle vicinanze e si era precipitato in suo aiuto, finendo per lottare con l’aggressore mentre cercava di strappargli dalle mani la grossa arma di ferro.
Altri due inquilini sono stati chiamati a testimoniare quando la compilazione delle prove è ripresa questa settimana.
Entrambi hanno confermato che l’accusato si scontrava spesso con Bartolo per l’affitto.
Uno dei testimoni ha ricordato che una volta il padrone di casa si era persino offerto di restituire a Iddrisu i suoi soldi a patto che se ne andasse.
Bartolo si era pentito di aver deciso di accogliere l’imputato come inquilino, ha detto il testimone.
L’altro testimone ha raccontato che Iddrisu si intrufolava nei locali mentre il padrone di casa dormiva e che questo scatenava dei battibecchi verbali tra i due uomini.
Iddrisu si dichiara non colpevole del duplice omicidio volontario, oltre che del tentativo di uccidere l’inquilina, del ferimento lieve del fratello e di un agente di polizia, della resistenza violenta all’arresto e del danneggiamento volontario di proprietà di terzi.
È stato messo in custodia cautelare al momento dell’udienza.
Il mese scorso, il tribunale, presieduto dal magistrato Gabriella Vella, ha stabilito che c’erano prove prima facie
sufficienti perché l’imputato potesse essere processato con un’accusa.
Il caso continua.
Gli avvocati dell’AG Kaylie Bonett e Ramon Bonett Sladden stanno portando avanti l’accusa insieme agli ispettori Kurt Zahra e Wayne Camilleri. Gli avvocati Joseph Brincat e Julia Micallef Stafrace sono i consulenti legali dell’imputato. Gli avvocati Franco Debono e Jason Azzopardi compaiono come parte civile.