Connect with us

Featured

La Corte ordina alla Film Commission di rivelare i pagamenti effettuati a Walliams per i suoi sontuosi premi

Published

on

Il comico britannico David Walliams ha presentato i Malta Film Awards.

Un giudice ha ordinato alla Malta Film Commission di rivelare quanto ha pagato il comico e autore britannico David Walliams per i sontuosi Malta Film Awards del gennaio 2022, confermando le precedenti decisioni del Commissario per l’informazione e la protezione dei dati e del Tribunale per la protezione dei dati.

Walliams aveva presentato il raffinato evento di gala, che era stato ampiamente pubblicizzato su cartelloni pubblicitari in tutto il paese e online.

Secondo gli addetti ai lavori, l’evento ha superato il budget di 400.000 euro, e alcuni stimano che sia costato ben oltre 1,3 milioni di euro. Tuttavia, i dettagli sulla destinazione dei fondi pubblici sono rimasti segreti.

La commissione ha respinto una richiesta di informazioni del Times of Malta per i dettagli sul costo degli sfarzosi premi.

La commissione ha anche respinto una richiesta di libertà di informazione presentata dalla Fondazione Daphne Caruana Galizia, che chiedeva specificamente i pagamenti effettuati a Walliams. Nella lettera di rifiuto, la Film Commission aveva citato una clausola legale secondo la quale i documenti richiesti erano soggetti al segreto professionale e la loro divulgazione avrebbe costituito una violazione della riservatezza.

La fondazione ha portato la questione davanti al Commissario per la Protezione delle Informazioni e dei Dati (IDPC), che si è pronunciato a suo favore; la commissione ha quindi presentato ricorso al Tribunale per la Protezione dei Dati, che ha confermato la sentenza dell’IDPC.

L’IDPC ha affermato che la clausola di riservatezza contenuta nell’accordo con Walliams non poteva essere utilizzata per impedire la divulgazione dell’importo pagato a quest’ultimo e che la Malta Film Commission non aveva tentato di spiegare o comprovare la sua affermazione secondo cui la divulgazione della fattura richiesta avrebbe pregiudicato i suoi affari o quelli di Walliams.

Advertisement

In seguito alla sentenza del Commissario per la protezione dei dati, la Film Commission si è rivolta al tribunale civile, chiedendo di annullare la sentenza e di revocare la decisione dell’IDPC. Con una sentenza emessa mercoledì dal giudice Lawrence Mintoff, il tribunale ha respinto il secondo appello della Film Commission, ordinandole di rilasciare le informazioni.

Il tribunale ha stabilito che le informazioni richieste provenivano da un’autorità pubblica in merito a un contratto che aveva firmato di sua spontanea volontà con un fornitore di servizi. Il tribunale ha osservato che la legge prevede alcune eccezioni, ma non quando l’autorità pubblica è tenuta alla riservatezza.

“Certamente, per sostenere i principi di responsabilità e trasparenza, l’autorità è tenuta a rivelare e spiegare come vengono spesi i fondi pubblici. Le informazioni richieste si riferiscono a pagamenti a una persona che ha scelto direttamente, senza una chiamata pubblica”, ha osservato il giudice.

Pur osservando che le informazioni erano di natura confidenziale, ciò non significava che la loro pubblicazione avrebbe danneggiato una terza parte.

Il giudice Mintoff ha concordato con l’IDPC che la clausola di riservatezza contenuta nell’accordo con Walliams non poteva essere utilizzata per impedire la divulgazione dell’importo pagato.

Il giudice ha respinto il ricorso della Film Commission e ha stabilito che essa deve consegnare alla Fondazione Daphne Caruana Galizia una copia elettronica delle fatture ricevute in relazione all’ospitalità di Walliams ai Malta Film Awards nel gennaio 2022.

La Malta Film Commission e il suo capo, il commissario Johann Grech, sono stati più volte al centro delle cronache nell’ultimo anno, soprattutto dopo che il Times of Malta ha rivelato che, tra il 2019 e il 2023, il governo ha assegnato 143 milioni di euro di denaro dei contribuenti a 54 film e serie televisive.

Advertisement

Mentre i produttori maltesi spendono quasi tutto il budget del film direttamente nell’economia maltese, le case di produzione straniere hanno speso quasi la metà del loro budget all’estero e sono state comunque rimborsate del 40%, portando i cineasti locali a chiedersi fino a che punto il Paese abbia beneficiato dell’erogazione di uno sconto così ingente.

La Corte dei Conti sta indagando sulle spese sostenute dalla Malta Film Commission per il programma di rimborso del 40%.

L’indagine è stata avviata in risposta a una lettera dei parlamentari dell’opposizione Darren Carabott, David Agius, Graham Bencini e Julie Zahra che chiedevano al Revisore generale di indagare sulle spese.