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120.000 euro: il compenso di David Walliams per presentare i premi cinematografici di Malta

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Il comico britannico David Walliams, insieme al commissario per il cinema di Malta Johann Grech, nel 2022, durante i sontuosi Malta Film Awards. Foto: Matteo Mirabelli

La Fondazione Daphne Caruana Galizia ha annunciato che il comico e autore britannico David Walliams è stato pagato ben 120.000 euro per ospitare i Malta Film Awards nel gennaio 2022.

Dopo una battaglia legale durata due anni, il mese scorso un giudice ha imposto alla Malta Film Commission di rivelare quanto ha pagato Walliams per i sontuosi premi cinematografici.

“Una battaglia legale di due anni con la Malta Film Commission per ottenere una sola fattura”, ha scritto la fondazione sui suoi canali social media.

La fondazione ha invitato il governo a essere completamente trasparente nelle spese e a rendere meno arduo l’accesso alle informazioni.

Il compenso dato a Walliams è praticamente il doppio di quello guadagnato dal Primo Ministro Robert Abela per un intero anno. Ufficialmente, il primo ministro riceve uno stipendio annuale di 63.000 euro.

Oggi, la Fondazione Daphne Caruana Galizia ha scritto che Walliams è stato pagato il 30% del budget originale dei premi cinematografici, pari a 400.000 euro.

In seguito è emerso che la Settimana del Cinema di Malta è costata ai contribuenti un totale di 1,3 milioni di euro, ma i dettagli su come sono stati spesi i fondi pubblici non sono stati resi noti.

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“Questo significa che quasi il 10% dell’importo totale è stato speso solo per il conduttore dello show, David Walliams… Dov’è finito il resto degli 1,3 milioni di euro?”

La Commissione ha negato al Times of Malta una richiesta di informazioni per i dettagli sul costo degli sfarzosi premi.

La Commissione ha anche respinto una richiesta di informazioni sulla libertà presentata dalla Fondazione Daphne Caruana Galizia, che chiedeva specificamente i pagamenti effettuati a Walliams. Nella lettera di rifiuto, la Film Commission aveva citato una clausola legale secondo la quale i documenti richiesti erano soggetti al segreto professionale e la loro divulgazione avrebbe costituito una violazione della riservatezza.

La fondazione ha portato la questione davanti all’Information and Data Protection Commissioner (IDPC), che si è pronunciato a suo favore; la commissione ha quindi presentato ricorso al Data Protection Tribunal, che ha confermato la sentenza dell’IDPC.

L’IDPC ha affermato che la clausola di riservatezza contenuta nell’accordo con Walliams non poteva essere utilizzata per impedire la divulgazione dell’importo pagato da quest’ultimo e che la Malta Film Commission non aveva tentato di spiegare o comprovare la sua affermazione secondo cui la divulgazione della fattura richiesta avrebbe pregiudicato i suoi affari o quelli di Walliams.

In seguito alla sentenza del Commissario per la protezione dei dati, la Film Commission ha portato la questione davanti al tribunale civile, chiedendo di annullare la sentenza e di revocare la decisione dell’IDPC. Il tribunale ha però respinto il secondo appello della Film Commission, ordinandole di rilasciare le informazioni.

La Malta Film Commission è stata più volte sotto i riflettori per le sue spese stravaganti e per gli sconti troppo generosi concessi alle produzioni cinematografiche estere.

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Questa mattina presto, il ministro del Turismo Clayton Bartolo ha dichiarato che anche i dettagli finanziari relativi al Mediterranee Film Festival, che si è svolto l’anno scorso, sarebbero stati annunciati.

Il festival ha visto attori e produttori volare a Malta, essere alloggiati in hotel a cinque stelle e partecipare a gite in yacht e a un evento di gala per la premiazione dei film a Fort Manoel, ospitato anche da Walliams. I principali addetti ai lavori hanno dichiarato al Times of Malta che lo stravagante evento è costato ai contribuenti più di un milione di euro.