Un vero terremoto si è scatenato lunedì in tribunale, quando è emerso che un numero considerevole di beneficiari fraudolenti coinvolti nell’inchiesta sul racket dei benefici sociali aveva menzionato il nome del dottor Silvio Grixti. Ma attenzione: nessuno ha dichiarato di aver pagato l’ex deputato laburista. Un dettaglio che lascia più di un interrogativo!
Silvio Grixti non è una figura qualunque: è uno dei protagonisti chiave di una truffa colossale, che si stima abbia drenato fino a 6 milioni di euro dalle tasche dei contribuenti. Si parla di una vera e propria rete criminale che, per anni, ha sfruttato il sistema delle disabilità per incassare benefici sociali non dovuti. La rivelazione shock è arrivata lo scorso anno: Grixti, popolare medico di famiglia, sarebbe stato al centro di questo complotto, aiutando centinaia di persone a ricevere mensilmente assegni per disabilità gravi, senza che queste ne avessero diritto.
Le prove sono schiaccianti: Grixti avrebbe falsificato documenti medici per garantire che questi “fortunati” ricevessero assegni mensili di circa 450 euro per disabilità inesistenti. E non si tratta di casi isolati: molte di queste persone provenivano da roccaforti del partito laburista, rendendo il tutto ancora più controverso.
Ma non è finita qui! Lunedì, ben tre ispettori di polizia hanno portato alla luce nuovi dettagli raccapriccianti. Hanno spiegato come ciascuno si sia concentrato su sospetti diversi, collegando nomi e cifre in un puzzle che sembra non avere fine. Una delle linee d’indagine più scottanti ha riguardato i certificati medici trovati nel laptop di Grixti, sequestrato durante una perquisizione. “Certificati falsi, documenti contraffatti… tutto ciò serviva a far ottenere assegni per disabilità gravi a persone che non ne avevano bisogno”
ha dichiarato l’ispettore Shaun Friggieri.
Ma chi erano i complici di Grixti? Ecco spuntare i nomi di Roger Agius, Emmanuel Spagnol, Dustin Caruana e Luke Saliba. Questi quattro individui avrebbero agito come intermediari, riscuotendo compensi da chi riusciva a ottenere i benefici grazie ai falsi documenti. Ma non è tutto: la polizia ha trovato cartelle manoscritte a casa di Spagnol, che indicano somme di denaro presumibilmente divise tra lui e Grixti.
E mentre alcuni beneficiari hanno scelto di restare in silenzio, altri hanno fatto i nomi! Tre persone hanno indicato Agius come colui a cui hanno consegnato il denaro, o come colui che è intervenuto per garantire loro l’assegno. Ma attenzione, Caruana non figura in quelle cartelle e sembra non esserci alcun legame tra lui e Spagnol, ha rivelato Friggieri.
Gli ispettori Wayne Rodney Borg e Andy Rotin hanno aggiunto ulteriori dettagli scioccanti: alcuni beneficiari hanno dichiarato di essere andati direttamente da Grixti per ottenere la domanda per l’assegno. “Tale domanda doveva essere firmata da un medico specialista e Grixti non lo era”
ha spiegato Borg, mettendo in evidenza un dettaglio cruciale. E poi, il nome di Caruana torna di nuovo: molti hanno affermato di avergli consegnato denaro per ottenere i documenti falsi.
E come è iniziato tutto? Il Dipartimento della Sicurezza Sociale aveva notato una serie di certificati sospetti. “Certificati identici, scannerizzati, tutti con la stessa malattia: epilessia”
e firmati dallo stesso medico. Un caso troppo evidente per passare inosservato!
Ma il colpo di scena non finisce qui: quando i presunti truffatori sono stati portati in tribunale, tutti hanno indicato Luke Saliba come colui che aveva fornito i certificati. E c’è un dettaglio ancora più sconvolgente: molti beneficiari hanno dichiarato che, una volta approvata la domanda, dovevano consegnare l’intero primo anno di benefici, pari a circa 5.000 euro, alla persona che aveva procurato i documenti falsi.
La magistrata Rachel Montebello ha chiesto chiarimenti: i beneficiari che hanno menzionato Grixti hanno anche detto di averlo pagato? “No”
ha risposto secco Rotin, portando un ulteriore elemento di mistero in questa intricata vicenda.
E c’è di più: il 16 luglio alle 11:00, Roger Agius ha rilasciato una dichiarazione audiovisiva alla polizia in presenza dei suoi avvocati, Jason Azzopardi e Alessandro Farrugia. Un passo cruciale per lo sviluppo delle indagini.
Infine, George Cremona, direttore del Dipartimento dei Servizi Sociali, ha confermato che, una volta scoperti i casi sospetti, il dipartimento ha consegnato tutto il materiale alla polizia. Da lì, il blocco dei pagamenti e la richiesta di rimborsi sono stati immediati. Tra i tanti nomi coinvolti, spicca quello di Agius, che avrebbe ricevuto ben 43.398 euro di pagamenti fraudolenti tra giugno 2016 e novembre 2023.
Ma questa storia è tutt’altro che conclusa: le indagini continuano e ogni giorno potrebbero emergere nuovi dettagli sorprendenti.
A sostenere l’accusa è stata l’avvocatessa Abigail Caruana Vella, insieme agli ispettori Wayne R. Borg, Shaun Friggieri e Andy Rotin. La difesa di Grixti è nelle mani degli avvocati Franco Debono e Arthur Azzopardi, mentre Jason Azzopardi e Alessandro Farrugia difendono Agius. Gli avvocati Michael Sciriha e Roberto Spiteri rappresentano Caruana e Spagnol, e gli avvocati Jose Herrera e Matthew Xuereb difendono Saliba. L’avvocatessa Anita Giordmaina ha rappresentato il Dipartimento della Sicurezza Sociale.
Crediti foto: Jonathan Borg