Bernard Grech ha lanciato un avvertimento infuocato: nonostante il PN abbia guadagnato un vantaggio di 12.000 voti sul Labour, la battaglia è tutt’altro che vinta. “La strada è ancora lunga e in salita,”
ha dichiarato il leader dell’opposizione, dopo aver preso atto del sorprendente sondaggio pubblicato domenica.
Durante un evento politico a Gozo, Grech ha parlato con tono determinato, sottolineando che il PN non può permettersi di abbassare la guardia. Il sondaggio, che ha fatto scalpore, assegna al partito un vantaggio di 4,4 punti percentuali sul PL, ribaltando la situazione delle elezioni europee di giugno, dove il PL aveva visto la sua maggioranza ridursi drammaticamente. Il sostegno per il PN è ora al 48,2%, mentre il PL si attesta al 43,8%. Ma la vera sorpresa è che ADPD ha raccolto il 4,5%, con altri partiti o indipendenti che raggiungono il 3,5%.
Eppure, nonostante questi numeri, c’è una spina nel fianco per il PN: il primo ministro Robert Abela rimane avanti nelle preferenze personali, con un indice di fiducia del 42,6%, mentre Grech si ferma al 26,6%. Uno scarto che Grech non ha ignorato, ma che è pronto a ribaltare.
Il leader del PN non ha dubbi: “Il nostro partito è pronto a creare un nuovo futuro per Malta e Gozo.” Ha promesso un governo PN che guiderà una crescita economica equa e sostenibile, dove ogni cittadino potrà trarne beneficio. “Vogliamo un’economia che cresca per tutti, senza lasciare indietro nessuno.”
Grech non si è fermato qui. Ha puntato il dito contro le attuali politiche di sviluppo del governo, accusandolo di giocare con regole ambigue per favorire pochi eletti. “Noi creeremo condizioni di parità, con regole chiare che vi permetteranno di investire con sicurezza. Vogliamo far avanzare l’economia senza danneggiare nessuno.”
Nel suo discorso appassionato, ha sostenuto con forza l’autonomia di Gozo, una terra che considera unica e capace di gestirsi da sola. “Crediamo in Gozo e crediamo che debba essere riconosciuto come una regione autonoma. I gozitani sanno cosa è meglio per Gozo.”
Non ha risparmiato critiche alle decisioni del governo, definendole sbagliate e dannose per la comunità gozitana, come la cessazione del servizio di carico tra Valletta e Gozo. “Ora tutto il traffico pesante deve attraversare Ċirkewwa, causando solo disagi,”
ha tuonato Grech.
In un ultimo colpo di scena, ha ribaltato la narrativa tradizionale secondo cui Gozo dipenderebbe da Malta. “Il PN crede che la vera ricchezza possa essere creata qui, a Gozo, e che possa poi riversarsi su Malta. È tempo di cambiare mentalità.”
Foto: PN