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Malta

Gozo e la piscina da 23 milioni: ombre su appalti e spese

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Un progetto milionario che doveva rappresentare un fiore all’occhiello per Gozo si è trasformato in un intricato rompicapo di accuse, cifre gonfiate e sospetti di irregolarità. L’ex deputato PN Jason Azzopardi ha sollevato il polverone richiedendo un’inchiesta magistrale sull’Olympic-sized swimming pool e l’annesso centro acquatico, originariamente preventivati a 9 milioni di euro ma arrivati a cifre stratosferiche.

“I costi sono lievitati a oltre 17 milioni di euro, sollevando seri dubbi di malversazione” ha dichiarato Azzopardi, spingendo il ministro di Gozo Clint Camilleri a rispondere con fermezza. In un post sui social, Camilleri ha bollato le accuse come “disinformazione”  e ha sottolineato che il preventivo iniziale di 9 milioni si riferiva solo a uno dei sette appalti del progetto.

Un puzzle di appalti e spese: cosa si nasconde dietro i numeri
Il progetto si è rivelato una giungla di appalti. Sette contratti distinti, distribuiti su sei anni, hanno raggiunto un totale di 19,8 milioni di euro. Tutto è iniziato nel 2019 con un primo appalto di 230.000 euro per gli scavi, seguito nello stesso anno da un contratto di 9,2 milioni per i lavori civili affidato al consorzio Poliexcel Construction. Nel 2020, un ulteriore appalto da 3,2 milioni è stato assegnato per gli impianti elettrici e meccanici a un consorzio turco che include il noto imprenditore Gozitano Joseph Portelli.

“Non si tratta di un singolo appalto, ma di un progetto complesso che coinvolge molteplici aspetti”  ha ribadito Camilleri, cercando di chiarire la natura delle spese. Tuttavia, la lista degli appalti prosegue: un pavimento regolabile per la piscina (697.000 euro), pannelli per il tetto (635.000 euro), rivestimenti in pietra (5,2 milioni) e attrezzature (648.000 euro) hanno fatto lievitare ulteriormente i costi.

Oltre il budget e fuori tempo massimo
Nonostante la complessità del progetto, i numeri raccontano una storia preoccupante. Tra il 2019 e il 2023, il governo ha speso quasi 23 milioni di euro, circa 6,6 milioni in più rispetto al budget. Ulteriori discrepanze includono un extra di 91.000 euro per i pannelli del tetto e un ordine diretto del 2018 per consulenze che non appare nei sette appalti ufficiali.

“Il governo ha continuamente rivisto al rialzo le previsioni di spesa senza fornire spiegazioni sufficienti” hanno osservato molti critici, mettendo in discussione la gestione del progetto e il rispetto dei fondi pubblici.

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Un finale ancora da scrivere
Con un’inchiesta magistrale in corso, resta da vedere se queste spese siano giustificate o il risultato di cattiva amministrazione. Per ora, l’ambizioso centro acquatico di Gozo rimane un simbolo di promesse non mantenute e domande senza risposte.

Foto: Shutterstock, Matthew Mirabelli, Chris Sant Fournier, Mark Zammit Cordina.

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