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Malta

Fringuelli, accuse incrociate: il caso Malta approda in Europa

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Uno scontro senza esclusione di colpi sta incendiando Malta: da un lato i cacciatori di fringuelli, dall’altro gli attivisti di BirdLife Malta, in un conflitto che ha ormai travalicato i confini locali per arrivare fino ai tribunali europei. Tutto è cominciato quando il governo maltese ha dato il via libera alla cattura di sette specie di uccelli canori, sfidando apertamente una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Una decisione che BirdLife Malta non ha esitato a definire come un chiaro tentativo di aggirare le leggi e favorire la caccia illegale.

“Il governo sta semplicemente cercando di mascherare una pratica illegale con il pretesto della ricerca scientifica” , ha tuonato Mark Sultana, CEO di BirdLife Malta.

Ma i cacciatori non ci stanno e passano al contrattacco. La FKNK, il più grande gruppo di caccia maltese, ha accusato BirdLife di sabotare il programma di inanellamento approvato dal governo. Secondo la FKNK, BirdLife si sarebbe rifiutata di fornire gli anelli scientifici necessari a Declan Coney, un ringer irlandese incaricato ufficialmente dal governo. Un’accusa pesante, respinta con forza da BirdLife, che ha definito l’intera storia una menzogna. “Non abbiamo mai rifiutato la richiesta di Coney”, ha replicato BirdLife. “Abbiamo semplicemente chiesto ulteriori informazioni, come previsto dal nostro processo di verifica” .

Il governo maltese, nel frattempo, ha concesso ai cacciatori una “stagione di studio” fino al 20 dicembre, sostenendo che tutte le attività sarebbero state rigorosamente monitorate. I trappers dovrebbero catturare, inanellare e rilasciare gli uccelli, con lo scopo dichiarato di studiare le loro rotte migratorie. Tuttavia, BirdLife Malta non è convinta. “Questa non è scienza, è un inganno. FKNK vuole solo coprire la cattura illegale con una vernice di legittimità scientifica” , ha dichiarato Sultana.

La FKNK, dal canto suo, insiste: “BirdLife Malta sta sabotando un programma di ricerca approvato a livello nazionale. Le loro minacce e il boicottaggio creano un clima ostile che rende impossibile una vera collaborazione scientifica” . Ma dietro le quinte emergono dettagli che complicano la vicenda: il tender pubblico per il progetto non è stato ancora ufficialmente assegnato, e secondo il sito governativo risulta ancora “in attesa di apertura”. Una situazione che getta ulteriori ombre su un progetto già altamente controverso.

E mentre il governo continua a mantenere la sua posizione, BirdLife ha lanciato un appello all’Unione Europea per un intervento immediato. “La Commissione deve agire subito per fermare questo scempio e garantire che le leggi europee siano rispettate”.

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Foto: [BirdLife Malta] .

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