Una vicenda scottante scuote il sistema educativo maltese: discriminazioni e soprusi contro gli insegnanti del sindacato UPE (Union of Professional Educators) sembrano essere all’ordine del giorno! L’Ombudsman ha denunciato che le autorità scolastiche non hanno rispettato la sua raccomandazione di garantire pari trattamento ai membri dell’UPE, scatenando un acceso dibattito.
Dopo che il sindacato aveva emesso direttive di azione sindacale, alcuni dirigenti scolastici hanno imposto ai membri UPE di fornire prove scritte della loro appartenenza prima di permettere loro di seguire le direttive. Questo trattamento non è stato richiesto ai membri del Malta Union of Teachers (MUT) o di altri sindacati. “Una disparità inaccettabile che mina il diritto alla libertà sindacale”
ha sottolineato l’UPE.
Ma c’è di più. Durante una riunione del personale, un episodio di presunte molestie contro membri UPE ha sollevato ulteriori preoccupazioni. Sebbene l’Ombudsman non abbia classificato l’incidente come molestia vera e propria, ha confermato che ai membri UPE veniva chiesto di presentare una “direttiva sindacale personalizzata” per seguire le istruzioni del sindacato. Questa pratica, assente per gli altri sindacati, è stata giudicata “irragionevole, ingiusta e discriminatoria”
, oltre che potenzialmente in violazione delle normative GDPR e della Convenzione Europea dei Diritti Umani.
Un punto cruciale dell’indagine ha riguardato l’interpretazione delle leggi sul lavoro. Le autorità educative hanno citato l’assenza del termine “direttive collettive” nella normativa come giustificazione per le loro azioni. Ma l’Ombudsman ha ribadito che richiedere prove di adesione al sindacato non solo viola i diritti alla privacy, ma scoraggia anche la libera associazione sindacale.
Nonostante l’Ombudsman abbia ordinato di porre fine immediatamente a questa pratica discriminatoria, il Ministero dell’Istruzione, attraverso il suo segretario permanente, ha dichiarato che non intende conformarsi alla raccomandazione. “Un gesto che svilisce il diritto e ostacola il cambiamento”
secondo il sindacato.
Con il governo che rimane fermo sulle sue posizioni, l’Ombudsman e il Commissario per l’Istruzione hanno deciso di portare il caso direttamente alla Camera dei Rappresentanti, inviando una relazione finale e tutta la documentazione al Presidente per ulteriori azioni.
Foto: Archivio Times of Malta