Connect with us

Malta

Daniel Joe Meli: l’estradizione che potrebbe cambiare tutto

Published

on

Daniel Joe Meli aveva inizialmente acconsentito alla sua estradizione.

Un tribunale ha respinto il tentativo costituzionale di un uomo di evitare l’estradizione negli Stati Uniti, dove l’FBI lo cerca per presunta vendita di malware sul dark web. La sentenza è stata pronunciata giovedì, riguardante Daniel Joe Meli, un agente di check-in di 27 anni coinvolto in attività illegali online tra il 2012 e il 2022.

Quando fu incriminato per la prima volta, Meli invocò la regola della specialità, affermando che poteva essere perseguito solo per i reati menzionati nella richiesta di estradizione. Ma, assistito da nuovi avvocati, fece appello alla decisione del magistrato, sostenendo che il tribunale avrebbe dovuto verificare il suo stato mentale al momento del consenso.

Il ricorso fu respinto e Meli avviò un procedimento costituzionale. I suoi avvocati chiamarono numerosi medici che descrissero Meli come “_molto brillante_” ma affetto da “_grande ansia sociale_” e “_autostima molto bassa_”. La sua situazione peggiorò con la diagnosi di artrite reumatoide.

I suoi avvocati sostennero che, data la sua storia di abuso di droghe e problemi psicologici, era dubbio che Meli avesse compreso le implicazioni del consenso all’estradizione. A loro dire, il suo diritto a un equo processo fu violato poiché il tribunale d’appello non valutò nuove prove sul suo stato mentale.

Giovedì, la Prima Sezione della Corte Civile, presieduta dalla Giudice Doreen Clarke, dichiarò che i diritti a un equo processo della Convenzione Europea e della Costituzione Maltese si applicano solo a chi affronta accuse penali. In un’estradizione, la persona richiesta non è accusata di un reato.

Advertisement

La corte notò che la giurisprudenza maltese non è uniforme sull’equo processo, ma le decisioni recenti indicano che non si applica all’estradizione. Solo se c’è rischio di “_flagrante negazione di un equo processo_” nello stato richiedente, le regole cambiano. Meli non ha sostenuto tale rischio per l’estradizione negli USA.

L’Avvocato di Stato e il Procuratore Generale hanno detto che Meli non aveva lo status di vittima, necessario per un ricorso sui diritti violati. Meli fece appello contro l’estradizione, anche se la legge non lo consentiva, e la corte ascoltò il caso. Quindi, non poteva essere considerato vittima dell’articolo che non prevedeva tale appello. La corte ha respinto le sue richieste.

Foto: Facebook.