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Malta

Colpo di scena a Bruxelles: Glenn Micallef favorito per il ruolo di commissario europeo

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Glenn Micallef, ex capo della segreteria del primo ministro, è in pole position per diventare il prossimo commissario europeo di Malta. Una nomina che sorprende, considerando che si tratta di uno dei ruoli più prestigiosi nelle strutture dell’UE.

Robert Abela aveva puntato su Chris Fearne, ex vice primo ministro, ma i suoi piani sono stati mandati in frantumi quando un tribunale ha stabilito che Fearne dovrà affrontare un processo per frode nello scandalo degli ospedali.

Micallef, esperto di politiche UE di 37 anni, ha lavorato come “sherpa” di Abela, gestendo trattative e negoziazioni tecniche a livello europeo. Diventato capo della segreteria nel novembre 2020, ha sostituito Clyde Caruana, ora ministro delle finanze.

I paesi dell’UE devono presentare i loro candidati al Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen entro la fine di agosto. Abela ha dichiarato al Times of Malta che nominerà il nuovo candidato entro la fine della settimana, con un possibile annuncio già giovedì sera.

Mercoledì, Micallef è stato visto a Castille per un incontro con Abela. Contattato per un commento, Micallef ha dichiarato: “La scelta spetta al primo ministro Abela, e sarà lui a decidere e comunicare chi sarà il candidato quando sarà opportuno” .

Nomina di uomo e donna per un equilibrio di genere

Von der Leyen ha chiesto ai paesi di nominare sia un uomo che una donna per garantire un equilibrio di genere. Tuttavia, nessun paese ha ancora proposto due candidati. Una fonte ha indicato che Abela sta valutando anche Marlene Bonnici, Rappresentante Permanente di Malta presso l’UE dal luglio 2020.

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È raro che il governo nomini qualcuno che non sia un politico attivo. L’attuale commissario UE di Malta è Helena Dalli, ex ministro. Recentemente, anche il nome del ministro dell’Energia Miriam Dalli era stato considerato come sostituta di Fearne, ma lei ha smentito queste voci. L’opposizione ha sostenuto che non sarebbe sopravvissuta a un’interrogazione del Parlamento Europeo a causa del suo passato come consulente per Konrad Mizzi durante lo scandalo Electrogas.

Ogni paese ha un commissario, ma prima della nomina devono affrontare un’interrogazione al Parlamento Europeo, prevista per fine settembre o inizio ottobre. Gli eurodeputati possono respingere i candidati, come accaduto nel 2019 con le prime scelte di Francia, Ungheria e Romania.

Foto: Facebook