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Balluta Bay sotto assedio: contaminazione e acque torbide, turisti in allarme

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Turisti sconvolti e residenti infuriati! La splendida Balluta Bay è chiusa da due mesi per contaminazione da E.coli, lasciando tutti delusi.

Alex Incorvaja, direttore generale del lussuoso Malta Marriott Resort & Spa, ha dichiarato: “Naturalmente, questa chiusura della spiaggia sta avendo un impatto, sia per i turisti che visitano Malta e soggiornano in questa zona di St Julian’s, sia per i residenti che frequentano e utilizzano questa splendida baia autentica durante l’estate.”

Ha aggiunto: “I nostri ospiti in questo periodo dell’anno amano la spiaggia come parte del loro soggiorno, quindi la chiusura ha portato a una delusione per alcuni.”

La chiusura è iniziata a maggio, dopo due episodi di contaminazione da E.coli. Anche se solitamente l’E.coli è causato da acque reflue non trattate, la Water Services Corporation ha assicurato che la contaminazione non proviene dal sistema fognario.

Il Marriott Hotel, dopo aver investito 40 milioni di euro in una ristrutturazione, offre attività alternative e altre opzioni di spiaggia. “Nel frattempo, siamo tenuti aggiornati dall’Autorità del Turismo di Malta sulla situazione, poiché la nostra priorità principale è la salute e la sicurezza dei nostri ospiti. Continuiamo a supportare le linee guida emesse dalle autorità e speriamo che Balluta Bay torni presto in una condizione sicura e piacevole,”  ha affermato Incorvaja.

Come se non bastasse, la baia è stata avvolta da acqua verde torbida, sollevando nuove preoccupazioni. Il biologo marino Alan Deidun ha descritto questo fenomeno come un “campanello d’allarme”. La decolorazione, causata da una fioritura algale, è dovuta alle alte temperature che riducono i livelli di ossigeno. Questa settimana, la temperatura del mare ha raggiunto i 31°C, un evento molto insolito per questo periodo dell’anno. Deidun ha suggerito che la contaminazione da fognature potrebbe accelerare la crescita delle alghe.

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L’Autorità per l’Ambiente e le Risorse e la Direzione della Sanità Ambientale stanno indagando sulla situazione.

Foto: Matthew Mirabelli