Un gruppo di sette giovani uomini provenienti dalla Siria ha affrontato domenica in tribunale accuse legate al terrorismo
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I ragazzi sono accusati di aver diffuso propaganda estremista, di aver insegnato ad altri come utilizzare armi da fuoco
ed esplosivi e di aver tentato di reclutare persone per commettere atti di terrorismo.
Sono stati anche accusati di aver tentato di viaggiare in altri Paesi dell’UE per commettere atti terroristici.
Ajil Al Muhsen, Adnan Maashi, Yazan Abduklaziz, Ahmed Kadas, Khalil Al Mahmoud, Ahmed Ahmed e Mohammed Mohammed si sono dichiarati non colpevoli delle accuse ma non hanno richiesto la libertà provvisoria.
Gli uomini, accolti da una forte presenza di polizia presso il tribunale, hanno un’età compresa tra i 21 e i 27 anni e la maggior parte di loro vive a Ħamrun.
Un uomo vive a Birkirkara, mentre un altro risiede a Pietà.
La comparsa in tribunale di domenica fa seguito ad un’operazione condotta sabato mattina dalla polizia in collaborazione con Europol, l’autorità di polizia dell’UE che si occupa di gravi reati internazionali e di terrorismo.
La richiesta dell’accusa di congelare i beni degli accusati è stata accolta e tutti e sette sono stati posti in custodia cautelare
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Il magistrato di turno Astrid May Grima ha presieduto l’udienza di domenica.