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Il Teatro Manoel viene bocciato dal Revisore Generale a causa di scarsi progressi

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Il Teatro Manoel ha compiuto progressi insignificanti nel migliorare i problemi di gestione segnalati per la prima volta dal Revisore generale nel 2018.

In un rapporto di follow-up pubblicato oggi, il revisore generale Charles Deguara ha affermato che il teatro ha compiuto progressi adeguati nell’implementazione riferita al 25% delle raccomandazioni del National Audit Office.

Alcuni dei problemi persistenti includono il mancato rispetto delle norme sugli appalti pubblici, la mancanza di un adeguato registro delle immobilizzazioni e l’incapacità di produrre conti di gestione tempestivi.

L’anno scorso, l’amministratore delegato del teatro Massimo Zammit è stato sospeso in seguito ad accuse che andavano dalla cattiva gestione finanziaria alle molestie sul posto di lavoro e al comportamento non professionale, secondo un rapporto redatto da una commissione esterna.

Nel suo rapporto, il National Audit Office ha rilevato diversi casi in cui i contratti assegnati dal teatro non sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, come richiesto.

Tra questi, un contratto da 1,7 milioni di euro per lavori di finitura, falegnameria, illuminazione e sanitari firmato nel maggio 2021.

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L’audit ha evidenziato come il teatro non abbia nemmeno richiesto l’autorizzazione del Ministero delle Finanze per la concessione di quattro ordini diretti.

Sul fronte della gestione finanziaria, il revisore generale ha affermato che il consiglio di amministrazione del teatro non ha avuto accesso adeguato e tempestivo ai conti di gestione.

Nel suo rapporto del 2018, il National Audit Office aveva sottolineato come “informazioni contabili adeguate e tempestive” non solo aiutino le operazioni quotidiane del teatro, ma anche la creazione di politiche attraverso le quali raggiungere obiettivi mirati.

Inoltre, il teatro è risultato avere un registro delle immobilizzazioni “incompleto“.

A titolo di esempio, le migliorie apportate ai locali, così come diversi altri beni materiali per un valore complessivo di 3,8 milioni di euro, non erano inclusi nel registro delle immobilizzazioni.

Altre voci, come il restauro e i lavori strutturali, sono state segnate come attività immateriali nel registro, con il funzionario responsabile che ha affermato di non sapere come riportare tali spese, secondo il revisore generale.

Secondo il rapporto, il teatro è stato “sollecitato” a compilare un database dei beni più affidabile e completo, per tenere traccia dei valori dei beni.

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È stata rilevata una mancanza di progressi anche nella gestione delle spese in conto capitale da parte del teatro.

La direzione del teatro ha confermato al Revisore generale che non è stato ancora compilato un bilancio per le spese in conto capitale.

È stato notato che, nonostante il numero di progetti di capitale in corso, il teatro non ha utilizzato i fondi UE disponibili per questi progetti.

Il Revisore generale ha affermato che il consiglio di amministrazione del teatro non ha tenuto riunioni regolari. Sebbene il consiglio di amministrazione debba riunirsi almeno una volta ogni due mesi, durante l’esercizio finanziario conclusosi nell’agosto 2022 si sono tenute solo cinque riunioni.

Un’area di miglioramento rilevata dal Revisore generale riguarda la preparazione dei conti certificati. Nel suo rapporto del 2018, il National Audit Office ha affermato che l’ultima serie di conti certificati disponibili risaliva all’agosto 2013.

Questa volta, il teatro è stato in grado di presentare i conti revisionati fino all’agosto 2021.

Tuttavia, i bilanci certificati per il 2022 non erano ancora stati completati, secondo il revisore generale, anche se dovevano essere presentati al Ministro della Cultura entro ottobre 2022.

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