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L’UE non aveva “altra scelta se non quella di intraprendere un’azione legale” su caccia e cattura

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Il commissario europeo per l’ambiente Virginijus Sinkevičius ha dichiarato questa settimana che la Commissione europea non ha avuto altra scelta se non quella di intraprendere un’azione legale contro Malta per la caccia e la cattura degli uccelli.

Sinkevičius ha dichiarato che Malta non sta attuando le regole stabilite dalla Direttiva Uccelli, che mira a proteggere gli uccelli selvatici e i loro habitat nell’UE.

“Purtroppo Malta non ha proibito (la caccia e la cattura) e questo non ha lasciato altra scelta alla Commissione se non quella di deferire Malta alla Corte di giustizia europea”, ha dichiarato.

Bruxelles ha avviato diverse azioni legali sulle politiche di caccia e cattura di Malta.

Popolazione di tortore in declino

Sinkevičius ha affermato che Malta non sta attuando le “regole molto chiare” della Direttiva Uccelli, in particolare sulla caccia primaverile alle tortore.

“Abbiamo riunito un gruppo di esperti scientifici a livello regionale e locale per valutare cosa si può fare per invertire la tendenza al declino della popolazione di tortore e migliorarla”, ha dichiarato.

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Il risultato del gruppo di esperti è stato “molto chiaro”: la caccia e la cattura, soprattutto durante il periodo della migrazione, dovrebbero essere vietate, ha detto Sinkevičius.

La Commissione non ha avuto altra scelta se non quella di intraprendere un’azione legale.

La Direttiva Uccelli richiede un sistema di protezione per gli uccelli selvatici e consente la caccia o la cattura solo a condizioni rigorose.

La Commissione sostiene che Malta non ha implementato un sistema di protezione degli uccelli selvatici contro le uccisioni e le catture illegali e ha intrapreso azioni legali contro il Paese.

Malta di fronte alla Corte di giustizia europea

Due anni fa ha portato Malta davanti alla Corte di giustizia europea per aver violato il divieto di cattura dei fringuelli.

L’azione legale è stata avviata dopo che i cacciatori hanno partecipato a uno “studio” di cattura e rilascio, nonostante l’avvertimento della Commissione.

Bruxelles ha anche aperto alla caccia alla quaglia e alla cattura del tordo e del piviere dorato.

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Lo scorso febbraio, inoltre, la Commissione ha intimato a Malta di porre fine alla caccia primaverile alle tortore o di affrontare un’azione legale. Ma il governo ha aperto la caccia alla tortora due mesi dopo.

Una lettera di costituzione in mora è il primo passo prima che la Commissione porti uno Stato membro dell’UE davanti alla Corte di giustizia europea.

Segue un “parere motivato” se il Paese non fornisce una spiegazione accettabile o non cambia le sue politiche.

Se il Paese persiste nella sua inadempienza, il passo successivo è l’azione presso la Corte di giustizia europea.