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Il tribunale respinge il procedimento del Consiglio Medico contro Stephen Spiteri

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La Corte costituzionale ha annullato il procedimento del Consiglio Medico contro il medico e deputato del PN Stephen Spiteri, dopo aver constatato che violava i suoi diritti fondamentali.

In una sentenza emessa martedì 13 giugno, il giudice Robert Mangion ha stabilito che i diritti di Spiteri a un’equa audizione sono stati violati dal Consiglio durante un’investigazione per aver presumibilmente firmato certificati medici senza esaminare i pazienti.

Le molteplici funzioni del Consiglio Medico – dalle indagini all’azione penale e all’emissione di sanzioni – ne fanno un “classico caso di mancanza strutturale di imparzialità oggettiva”, ha detto il giudice.

“È più che evidente che il Consiglio Medico non soddisfa i criteri di imparzialità oggettiva, dal momento che i poteri conferitigli dalla legge gli consentono di perseguire [il medico], di convocare testimoni a sostegno delle sue accuse e di decidere su tali accuse”, ha affermato Mangion.

Spiteri ha presentato il ricorso costituzionale nel 2020, sostenendo che il Consiglio Medico stava agendo come giudice, giuria e pubblico ministero nel suo caso.

Il medico è finito sotto inchiesta da parte del Consiglio in seguito a un articolo pubblicato da Lovin Malta nel 2017, in cui si sosteneva che Spiteri rilasciava certificati medici senza aver prima esaminato i pazienti.

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Nel dicembre 2017, a Spiteri è stato chiesto di inviare una spiegazione al Consiglio in merito alle accuse.

Spiteri ha presentato una spiegazione lo stesso dicembre, ma non è arrivato alcun riscontro fino all’ottobre 2018, quando il medico è stato convocato a comparire davanti alla commissione medica per rispondere alle accuse mosse contro di lui dal Consiglio.

Nell’istanza costituzionale, i suoi avvocati hanno sostenuto che le procedure davanti al consiglio non sono state né indipendenti né imparziali, con il consulente legale del Consiglio che rispondeva alle osservazioni di Spiteri e il denunciante che testimoniava all’udienza e veniva consultato sulle prove da presentare.

Spiteri ha protestato contro il processo, ma il procedimento è andato avanti, in “modo spudorato e totalmente imprudente”, hanno detto.

Nella sua difesa durante le udienze in tribunale, il Consiglio Medico ha affermato che il procedimento è stato condotto con la massima indipendenza e imparzialità, dando a tutte le parti pari opportunità di esporre il proprio caso, e ha detto che Spiteri avrebbe ancora il diritto di appellarsi alla decisione del Consiglio presso la corte d’appello.

Il Consiglio ha anche sostenuto che l’argomento “giudice, giuria e pubblico ministero” si applica ai casi penali, non ai procedimenti disciplinari. Ha affermato che gli articoli citati della Costituzione maltese e della Convenzione europea non si applicano ai procedimenti disciplinari come questo.

Ma il giudice ha affermato che un medico ha il diritto di adire la Corte d’appello solo nel caso in cui il Consiglio cancelli il suo nome dall’albo dei medici, e non nel caso in cui venga sospeso per un certo numero di mesi o venga multato fino a 20.000 euro.

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Il giudice ha inoltre disposto l’invio di una copia della sentenza al Presidente del Parlamento.