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Delegazione parlamentare maltese partecipa alla Conferenza parlamentare sul dialogo interreligioso in Marocco

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I deputati Davina Sammut Hili e Ryan Callus hanno partecipato alla “Conferenza parlamentare sul dialogo interreligioso: Lavorare insieme per il nostro futuro comune”, che si è svolta dal 13 al 15 giugno 2023 a Marrakech, in Marocco.

La conferenza ha riunito relatori e membri del Parlamento, leader religiosi, rappresentanti della società civile e altri esperti per avviare un dialogo e condividere le buone pratiche sulle questioni chiave che ostacolano la coesistenza sostenibile e per esplorare congiuntamente i punti d’azione per costruire società più pacifiche e inclusive, con l’obiettivo di sviluppare una tabella di marcia per le azioni congiunte future.

La signora Sammut Hili ha fatto un breve intervento durante il dibattito generale della conferenza, osservando che, sebbene esistano religioni diverse in tutto il mondo, condividiamo un unico mondo in cui coesistere. Ha sottolineato che una società armoniosa è quella che abbraccia un ambiente multiculturale e rispetta i diritti di tutti gli individui. La religione non dovrebbe mai essere vista come causa di conflitti e guerre, anche se c’è chi crede che denunciare qualsiasi forma di religione sia la chiave per raggiungere la pace. Il terrorismo, ad esempio, non è affiliato a nessuna religione. Sammut Hili ha fatto riferimento al ruolo e alla responsabilità dei parlamentari nel promulgare leggi che contribuiscono alla promozione della coesistenza pacifica e ha concluso che i parlamentari hanno la capacità di facilitare e incoraggiare il dialogo e di fungere da ponte tra le comunità.

Nel corso del suo intervento, Callus ha accolto con favore la proposta marocchina di istituire una commissione sul dialogo interreligioso all’interno dell’Unione interparlamentare, sottolineando che il dialogo sulla fede interreligiosa non è un evento isolato. Ha poi fatto riferimento all’esperienza condivisa da due giovani, Heela Youn, costruttrice di pace afghana, e Ildephonse Niyokindi del Burundi, che hanno entrambi perso la madre a causa dei conflitti nei loro Paesi di origine. Entrambe le esperienze sono esempi eccellenti di come trasformare esperienze tragiche in risultati positivi. Sia Heela che Ildephonse hanno fatto la scelta giusta, scegliendo un futuro di speranza, pace, stabilità e tolleranza, piuttosto che di vendetta e odio. Callus ha concluso il suo intervento affermando che l’incontro in Marocco ha offerto ai politici e ai leader religiosi l’opportunità di imparare gli uni dagli altri. Ha riconfermato che, sebbene possiamo praticare religioni diverse, ciò che unisce tutte le religioni e tutte le nazioni sono i nostri valori comuni condivisi.

La conferenza è stata organizzata dall’Unione interparlamentare e dal Parlamento del Regno del Marocco in collaborazione con Religions for Peace e con il sostegno dell’Alleanza delle civiltà delle Nazioni Unite e della Lega degli studiosi di religione di Mohammadia. Il comunicato di Marrakech è stato adottato durante la conclusione della conferenza.

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