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La Direttrice Alessi racconta cinquant’anni di cultura italiana a Malta

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“Siamo qui per raccontare l’Italia di oggi”
Nel giorno in cui l’Istituto Italiano di Cultura celebra il suo cinquantesimo anniversario, la Direttrice Serena Alessi condivide un bilancio di questa lunga storia. “È un grande onore ricevere attenzione in un giorno così importante. Questi cinquant’anni hanno trasformato non solo l’Istituto, ma anche Malta e l’Italia. I cambiamenti ci hanno imposto di adattarci, ma il nostro impegno è sempre lo stesso: rappresentare la vera essenza della cultura italiana contemporanea”. Con queste parole, Alessi sottolinea l’importanza di restare fedeli alle radici, pur rinnovandosi continuamente.

Un impatto profondo sul territorio
Quando si parla degli eventi più significativi, la direttrice fatica a scegliere. “È come chiedere a una madre quale figlio ama di più. Ogni evento, ogni progetto ha lasciato il suo segno”. L’Istituto non si limita a organizzare eventi, ma promuove progetti che abbiano un impatto duraturo sulla storia culturale di Malta. “Abbiamo organizzato corsi su una spiaggia, su un catamarano, e stand annuali al Malta Book Festival. Il nostro obiettivo è declinare la cultura italiana ovunque sul territorio”.

Inclusione e innovazione: le stelle polari
Guardando avanti, Alessi ha una visione chiara: l’inclusione non è solo un obiettivo, ma una strategia fondamentale. “L’Italia sta cambiando e noi dobbiamo essere pronti a rappresentarla in tutte le sue nuove sfumature”. I progetti in programma sono molti: dalla celebrazione del centenario di Camilleri al ricordo di San Francesco d’Assisi, fino ad eventi legati a Milano Cortina 2026. “La cultura non è solo letteratura o arte, ma anche sport e scienza”, conclude la Direttrice.

Un messaggio per il futuro
Nel concludere, Alessi lascia un messaggio forte: “Abbiamo tanto da imparare dalla storia di questo Istituto. Ascoltiamo le sue lezioni affinché possiamo portare avanti la sua missione per altri cinquanta, cento, mille anni”.


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