La nave passeggeri SS Orontes della Orient Line, costruita nel 1929, nel Grand Harbour negli anni Trenta.
Nel corso dei secoli si è registrato un incremento di visitatori stranieri a Malta, ma bisogna aspettare l’inizio del XX secolo per identificare un vero e proprio flusso turistico e gli anni ’50 come turismo di massa.
Pochi sembravano credere nel potenziale di Malta come attrazione turistica e all’inizio si fece poco per promuoverla come tale.

I primi arrivi di navi passeggeri furono a Grand Harbour per gite in giornata. Per decenni, questo sarebbe stato l’unico turismo che Malta poteva vantare.

Le navi passeggeri, a uno, due o tre alberi, si distinguevano per i colori delle loro pile. Ogni compagnia marittima si promuoveva dipingendo i fumaioli con la propria livrea distintiva: strisce, stelle, scacchiere, tondi. Gli osservatori della Barrakka della Valletta sapevano riconoscere da lontano se la nave in avvicinamento apparteneva a Cunard, Lloyd, French Line, Cosulich, Hamburg-America o altre.
Alcune di queste navi passeggeri si fermavano regolarmente a Grand Harbour e scaricavano centinaia di viaggiatori giornalieri. Una delle navi più famose era la Cunard MV Carinthia, che divenne sinonimo di turismo. La leggenda suggerisce che quando i fratelli Pisani investirono seriamente nel turismo, marchiarono la loro attività “Corinthia” in omaggio a quella nave.

Molte delle navi passeggeri che facevano regolarmente scalo nei porti maltesi furono requisite durante la prima e la seconda guerra mondiale per essere trasformate in navi per il trasporto di truppe o ospedali; alcune furono purtroppo silurate. Le navi passeggeri si differenziavano dalle navi da crociera: prima che il trasporto aereo prendesse il sopravvento, esse fornivano un servizio utilitario alle persone che volevano spostarsi da un punto A a un punto B, fermandosi a visitare i porti intermedi. Le navi da crociera, invece, offrono vacanze di piacere in mare.
