Oltre 1.500 operatori delle forze dell’ordine, tra polizia, militari, ufficiali della protezione civile e agenti comunitari, sono scesi in campo per proteggere Malta durante l’incontro del consiglio ministeriale dell’OSCE di questa settimana. Un dispiegamento senza precedenti, che ha trasformato Ta’ Qali in una vera e propria fortezza, per garantire che tutto si svolgesse in totale sicurezza.
In un comunicato diffuso domenica, il Ministero degli Affari Interni ha rivelato i numeri di questa operazione titanica: “Un totale di 1.676 ufficiali pubblici sono stati coinvolti per assicurare il buon esito dell’evento”
. Di questi, 1.058 erano agenti di polizia, supportati da 474 membri delle Forze Armate di Malta, 72 ufficiali LESA, 65 responsabili del Dipartimento di Protezione Civile e sette membri del Servizio Detenzioni.
Le operazioni si sono estese ovunque: dall’Aeroporto Internazionale di Malta alle strade principali, dai mari circostanti fino alla sede dell’evento. In alcuni casi, gli sforzi sono stati coordinati direttamente dai centri di controllo, un cuore pulsante di tecnologia e strategia.
Il Ministro degli Affari Interni, Byron Camilleri, non ha nascosto il suo orgoglio per l’impegno dimostrato dai partecipanti. “Sono orgoglioso del lavoro svolto da tutti i nostri operatori e continueremo a investire nelle forze disciplinate per migliorare ancora di più il servizio offerto nei prossimi anni”
, ha dichiarato con entusiasmo.
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