Mentre l’Italia
si dibatte nelle sabbie mobili della disoccupazione giovanile, Malta trionfa.
Un recente report di Eurostat evidenzia come l’isola mediterranea sia diventata un vero e proprio faro per l’occupazione dei giovani, posizionandosi al primo posto in Europa. Con oltre il 90% di neolaureati e neodiplomati che trovano lavoro entro tre anni dalla fine degli studi, Malta lascia l’Italia nella polvere, relegata all’ultimo posto con un 67,5%.
Questa performance di Malta non solo sottolinea il successo delle sue politiche occupazionali, ma mette in risalto l’inefficacia delle misure italiane. Mentre Nazioni come i Paesi Bassi e la Germania seguono l’esempio maltese con tassi superiori al 90%, l’Italia fatica a stare al passo persino con Grecia e Romania, che la precedono nella classifica.
Il divario tra l’Italia e Malta non è mai stato così evidente e preoccupante. Nonostante un incremento del 2,7% rispetto al 2022, la penisola resta fanalino di coda in Europa.
Questa realtà impone una riflessione urgente: senza riforme radicali nel mercato del lavoro e nell’istruzione, i giovani italiani continueranno a vedere sfumare il sogno di un futuro stabile, mentre Malta, con la sua leadership, rappresenta un esempio positivo.