Connect with us

Featured

Europee 2024: Bonelli e il Ritorno dei Verdi dopo 15 Anni di Traversata nel Deserto

Published

on

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Angelo Bonelli, leader dei Verdi, ha espresso la sua soddisfazione per il sorprendente risultato ottenuto alle elezioni europee. “Un successo così della nostra lista, io e Nicola Fratoianni non potevamo immaginarlo”, ha dichiarato Bonelli, sottolineando il lungo periodo di difficoltà e marginalizzazione vissuto dal partito ecologista negli ultimi quindici anni. Bonelli ha ricordato che nel 2008 i Verdi sono usciti dal Parlamento italiano e l’anno successivo da quello europeo, rimanendo fuori da entrambe le istituzioni fino a due anni fa. “Eravamo spariti. La gente si chiedeva: che fine hanno fatto i Verdi?”, ha detto il leader, evidenziando come il movimento ecologista abbia attraversato una vera e propria traversata nel deserto.

Oggi, in Europa, i Verdi si dividono tra Verdi e Left, due gruppi che Bonelli sottolinea aver votato nella stessa maniera il 90% delle volte. “Intendiamo usare questo risultato in Italia”, ha affermato, aggiungendo che il loro obiettivo è fungere da cerniera tra una sinistra spesso frammentata. “Bisogna farla finita con queste divisioni che nel 2022 hanno consegnato il Paese alla destra”, ha sottolineato. Bonelli ha poi parlato della necessità di un programma federatore per definire l’opposizione alle “riforme scellerate” della destra italiana, che ha definito come “la più pericolosa d’Europa perché è subdola e sa camuffarsi”.

Il successo della lista Avs è stato anche attribuito alla candidatura di Ilaria Salis, nonostante le critiche ricevute. Rispondendo alle polemiche, Bonelli ha replicato duramente a Ignazio La Russa: “Chi è che polemizza, Ignazio La Russa? Vuole insegnarci la democrazia quando ci ha fatto sapere quanto tiene ai suoi busti di Mussolini?”. Ha concluso ricordando che la candidatura di Salis è una battaglia per la democrazia in Ungheria, paese condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per violazione dello Stato di diritto e dal Parlamento Europeo per violazione dei diritti umani. Con questa vittoria, i Verdi e i loro alleati sperano di consolidare la loro posizione in Italia, contribuendo a costruire un’opposizione unita e efficace contro le politiche della destra.