Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha inviato all’Unione Europea una proposta di decreto
che incentiva le comunità energetiche.
La proposta, una volta approvata, permetterà a persone, imprese, cooperative, enti locali, associazioni ed enti religiosi di autoprodurre e consumare energia elettrica da fonti rinnovabili
come il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse.
Le misure prevedono un incentivo in tariffa ed un contributo
a fondo perduto, con un limite temporale fissato a fine 2027, destinato ai comuni con meno di 5.000 abitanti.
Inoltre, 2,2 miliardi di euro del Pnrr vengono destinati a finanziare la realizzazione e/o il potenziamento di impianti
con una potenza di almeno 2 gigawatt e una produzione indicativa di almeno 2.500 gigawattora ogni anno.
Coloro che otterranno il contributo a fondo perduto potranno cumularlo con l’incentivo in tariffa. Il GSE (Gestore dei Servizi Energetici) è l’ente preposto alla verifica preliminare dell’ammissibilità dei progetti
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