Un centro di innovazione digitale rivoluzionario è stato inaugurato a Mrieħel, e promette di diventare il cuore pulsante della tecnologia e dell’innovazione a Malta! Startup e piccole medie imprese (PMI) ora possono accedere a tecnologie all’avanguardia e risorse di livello internazionale, trasformando le loro idee in realtà. Il DiHub, realizzato con un investimento di 6,6 milioni di euro cofinanziato dall’Unione Europea, apre le porte a un futuro dove creatività e innovazione vanno di pari passo.
Durante l’inaugurazione, il ministro dell’Economia Silvio Schembri ha lanciato un messaggio potente: “Il potenziale del settore digitale è immenso. Per un’isola senza risorse naturali, dobbiamo continuare a investire nelle persone”
. Il DiHub offre strumenti straordinari per alimentare il progresso: dieci stampanti 3D, uno studio per podcast, accesso a una piattaforma metaverse, postazioni di lavoro condivise e sale riunioni. Ma la vera star è in arrivo: un supercomputer, il primo nel suo genere a Malta, che sarà installato a maggio prossimo, offrendo una potenza di calcolo ineguagliabile e attirando ricercatori che oggi si rivolgono all’estero.
Kenneth Brincat, CEO della Malta Digital Innovation Authority, ha descritto il progetto come “una piattaforma dove le idee prendono vita, crescono e si trasformano in realtà”. Ha inoltre sottolineato come Malta stia guadagnando sempre più prestigio nel mondo tecnologico, evidenziando il dato sorprendente che vede l’isola vantare “più startup di AI pro capite rispetto agli Stati Uniti”
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Bernard Montebello, responsabile del centro, ha messo in evidenza il ruolo cruciale del DiHub nel creare una comunità per gli imprenditori, grazie a mentorship, workshop e networking. Non è solo un luogo per lavorare, ma un ecosistema pensato per crescere insieme. E non finisce qui: il DiHub è già connesso con oltre 220 hub in Europa, aprendo infinite possibilità di collaborazione.
Il centro ospita già sette startup, sei delle quali maltesi, tra cui Happy Pot, una giovane azienda innovativa che utilizza la stampa 3D per produrre vasi sostenibili per piante. Chris Mercieca, 24 anni, co-fondatore di Happy Pot, ha elogiato le potenzialità del centro: “Finalmente abbiamo uno spazio dove unire le nostre idee… ma avere accesso a persone, workshop e tecnologia è incredibile”
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Foto: Emma Borg