La sede della BCE a Francoforte, Germania. Foto: Shutterstock.com
Il 13 marzo il Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) ha deciso di modificare l’assetto operativo per l’attuazione della politica monetaria. Queste modifiche influiranno sulle modalità di erogazione della liquidità della banca centrale, in quanto la liquidità in eccesso nel sistema bancario, pur rimanendo significativa nei prossimi anni, diminuirà gradualmente. Il Consiglio direttivo ha concordato la seguente serie di parametri e caratteristiche chiave per il suo assetto operativo:
Il Consiglio direttivo continuerà a orientare l’orientamento della politica monetaria attraverso il tasso sui depositi presso la banca centrale (DFR).
L’Eurosistema fornirà liquidità attraverso un’ampia gamma di strumenti, tra cui le operazioni di credito a breve termine (ossia le operazioni di rifinanziamento principali) e le operazioni di rifinanziamento a tre mesi a più lungo termine (LTRO), nonché – in una fase successiva – le operazioni di credito strutturali a più lungo termine e un portafoglio strutturale di titoli.
Le OMR continueranno a essere condotte mediante procedure d’asta a tasso fisso con piena aggiudicazione. Esse sono destinate a svolgere un ruolo centrale nel soddisfare il fabbisogno di liquidità delle banche e il loro utilizzo da parte delle controparti è parte integrante di una regolare attuazione della politica monetaria.
Anche le ORLT a tre mesi continueranno a essere condotte mediante procedure d’asta a tasso fisso con piena aggiudicazione.
Inoltre, il tasso delle OMRLT sarà adeguato in modo tale che il differenziale tra il tasso delle OMRLT e il DFR si riduca a 15 punti base dall’attuale differenziale di 50 punti base. Anche il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale (MLF) sarà adeguato in modo che lo spread tra il tasso sulle MLF e quello sulle OMR rimanga invariato a 25 punti base. Queste modifiche entreranno in vigore con il sesto periodo di mantenimento del 2024, che inizierà il 18 settembre.
Le nuove operazioni strutturali di rifinanziamento a più lungo termine e il portafoglio strutturale di titoli saranno introdotti in una fase successiva, quando il bilancio dell’Eurosistema ricomincerà a crescere in modo duraturo, tenendo conto dei titoli in portafoglio.
Inoltre, l’aliquota di riserva per la determinazione della riserva obbligatoria delle banche rimane invariata all’1%. La remunerazione della riserva obbligatoria rimane invariata allo 0%.
Inoltre, per le operazioni di rifinanziamento verrà mantenuto un ampio quadro di garanzie.
Queste decisioni si basano su una serie di principi concordati dal Consiglio direttivo che guideranno l’attuazione della politica monetaria in futuro.
Il Consiglio direttivo riesaminerà i parametri chiave del quadro operativo nel 2026 ed è pronto ad adeguare prima il disegno e i parametri del quadro, se necessario, per assicurare che l’attuazione della politica monetaria rimanga in linea con i principi stabiliti. Verrà inoltre condotta un’analisi approfondita del disegno delle nuove operazioni di rifinanziamento a più lungo termine e del nuovo portafoglio strutturale.
Operazioni monetarie della BCE
L’11 marzo la BCE ha annunciato l’operazione di rifinanziamento a sette giorni. L’operazione è stata condotta il 12 marzo e ha raccolto offerte dalle controparti idonee dell’area dell’euro per 2.375 milioni di euro, 1.196 milioni di euro in meno rispetto alla settimana precedente. L’importo è stato interamente assegnato a un tasso fisso equivalente al tasso MRO prevalente del 4,50%, in conformità con l’attuale politica della BCE.
Il 13 marzo la BCE ha condotto un’operazione di finanziamento in dollari a sette giorni tramite prestiti garantiti in collaborazione con la Federal Reserve statunitense. L’operazione ha raccolto offerte per 173 milioni di dollari, che sono state interamente assegnate a un tasso fisso del 5,58%.
Durante la settimana in esame, i partecipanti alla terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a lungo termine da otto a dieci hanno avuto la possibilità di terminare o ridurre l’ammontare in essere prima della scadenza. Di conseguenza, il 27 marzo verrà rimborsato un totale di 35.844,39 milioni di euro.
Mercato nazionale dei buoni del Tesoro
Sul mercato primario nazionale dei Buoni Ordinari del Tesoro, il Tesoro ha invitato a presentare offerte per i Buoni a 91 giorni con valore di regolamento 14 marzo e scadenza 13 giugno. Sono state presentate offerte per 77,88 milioni di euro per i buoni a 91 giorni e il Tesoro ha accettato 14,55 milioni di euro. Poiché durante la settimana sono scaduti 55,17 milioni di euro, il saldo dei buoni del Tesoro è diminuito di 40,61 milioni di euro, attestandosi a 543,38 milioni di euro.
Il rendimento dell’asta dei Buoni a 91 giorni è stato del 2,941%, con un calo di 12,20 punti base rispetto alle offerte di analoga durata emesse il 7 marzo, per un prezzo di 99,2621 euro per 100 euro nominali.
Durante questa settimana non ci sono state contrattazioni alla Borsa di Malta. Ieri il Tesoro ha invitato a presentare offerte per i titoli a 91 e 182 giorni con scadenza rispettivamente il 20 giugno e il 19 settembre.
Il rapporto è redatto dall’Ufficio operazioni monetarie e gestione delle garanzie della Banca centrale di Malta.