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Probabile contrazione dell’economia dell’Eurozona nel terzo trimestre

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Il settore privato dell’eurozona ha subito un’ulteriore contrazione nel terzo trimestre, a causa della debolezza della domanda nei settori manifatturiero e dei servizi, secondo i risultati finali di un’indagine condotta tra i responsabili degli acquisti della regione.

L’indice composito dei responsabili degli acquisti (PMI) dell’HCOB, compilato da S&P Global, è salito a 47,2 a settembre rispetto ai 46,7 di agosto. Il PMI è una misura attentamente monitorata della salute economica complessiva dell’economia del blocco valutario.

“Il calo delle vendite al dettaglio in agosto e la debolezza dei PMI finali di settembre sono coerenti con la nostra opinione che l’economia dell’eurozona cadrà in recessione nella seconda metà del 2023”, ha dichiarato Franziska Palmas di Capital Economics.

Nel frattempo, negli Stati Uniti, i posti di lavoro vacanti sono aumentati inaspettatamente nel mese di agosto, evidenziando la continua resistenza del mercato del lavoro, secondo il Job Openings and Labour Turnover Survey (JOLTS) del Dipartimento del Lavoro, pubblicato martedì.

Le offerte di lavoro sono state 9,61 milioni nel mese, con un aumento di quasi 700.000 unità rispetto a luglio e ben al di sopra delle stime degli economisti che prevedevano 8,8 milioni di posti di lavoro. Le aperture di posti di lavoro sono strettamente monitorate dalla Federal Reserve, la banca centrale statunitense, che negli ultimi 19 mesi ha aumentato i tassi di interesse per combattere l’inflazione raffreddando l’economia e riducendo la domanda di lavoro.

Infine, le esportazioni tedesche sono diminuite più del previsto nel mese di agosto, secondo i dati pubblicati la scorsa settimana dall’ufficio federale di statistica Destatis.

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Le esportazioni di agosto sono state pari a 127,9 miliardi di euro, in calo dell’1,2% rispetto al mese precedente. Gli economisti avevano previsto un calo dell’1%.

D’altro canto, le importazioni sono diminuite dello 0,4% rispetto a luglio, per un totale di 111,4 miliardi di euro. L’avanzo commerciale, ovvero la differenza tra esportazioni e importazioni, è leggermente aumentato a 16,6 miliardi di euro.

Carsten Brzeski, economista di ING, ha dichiarato che la debolezza delle esportazioni è dovuta alla debolezza della domanda globale e all’aggravarsi dei problemi strutturali, in quanto l’indebolimento dell’euro dall’estate non è ancora sufficiente per avere un impatto significativo sulle esportazioni.

Questo articolo non costituisce una consulenza legale e/o finanziaria e viene pubblicato solo a scopo informativo da Bank of Valletta plc, 58, Zachary Street, Valletta. Bank of Valletta è una società per azioni regolamentata dalla MFSA ed è autorizzata a svolgere attività bancaria e servizi di investimento ai sensi del Banking Act (Cap. 371 delle Leggi di Malta) e dell’Investment Services Act (Cap. 370 delle Leggi di Malta).