La Banca Centrale di Malta ha appena pubblicato il suo Economic Update per il terzo trimestre del 2024, e i dati rivelano un quadro economico che non lascia spazio a dubbi: la situazione è stabile, ma alcune crepe iniziano a mostrarsi. Secondo l’indice delle condizioni economiche (BCI) della Banca, ad agosto 2024 la crescita annuale dell’attività economica non ha subito grandi variazioni rispetto a luglio, ma “si è mantenuta leggermente al di sotto della media storica”
calcolata dal gennaio 2000. Tuttavia, dietro questa calma apparente si nascondono tendenze che non possono essere ignorate.
Un dato che fa riflettere arriva dai sondaggi di fiducia della Commissione Europea: il sentimento economico a Malta è migliorato nel mese di agosto, ma resta sotto la media a lungo termine registrata dal novembre 2002. Il settore delle costruzioni ha registrato il maggiore miglioramento, ma attenzione: “nonostante il progresso, il clima di fiducia rimane ancora negativo”
. Ma c’è di più. Le aspettative sui prezzi sono in calo in quasi tutti i settori, tranne che tra i consumatori. Il crollo più marcato? Nei servizi e nel commercio al dettaglio.
La situazione si complica ulteriormente guardando l’Indice di Incertezza Economica (EUI) per Malta, che ad agosto ha segnato un aumento rispetto al mese precedente, con l’industria che ha subito il maggiore impatto. E come se non bastasse, a luglio la produzione industriale e il commercio al dettaglio hanno registrato contrazioni su base annua, mentre solo la produzione nei servizi ha visto un’accelerazione rispetto allo stesso mese del 2023.
Il mercato del lavoro mostra una piccola luce in questo contesto: il tasso di disoccupazione è sceso al 3,0% a luglio rispetto al 3,1% di giugno, rimanendo però stabile rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Tuttavia, il settore immobiliare non sembra altrettanto vivace. Le licenze edilizie commerciali a luglio sono aumentate rispetto allo scorso anno, ma in calo rispetto al mese precedente. Purtroppo, le licenze per costruzioni residenziali sono in diminuzione sia su base mensile che annuale. Nonostante ciò, le promesse di vendita per immobili residenziali sono aumentate rispetto all’anno precedente, anche se gli atti finali di vendita sono scesi.
Non si può parlare di economia senza menzionare l’inflazione. Il tasso annuale basato sull’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (HICP) è salito al 2,4% ad agosto, leggermente superiore al 2,3% del mese precedente, superando la media dell’area euro di 0,2 punti percentuali. Ancora più significativo è l’aumento dell’HICP al netto di energia e alimentari, che ha raggiunto il 2,3%, pur restando ben al di sotto della media europea. Anche l’inflazione calcolata sull’indice dei prezzi al dettaglio (RPI) ha registrato una leggera crescita, passando dall’1,4% di luglio all’1,5%.
In questo mare di dati contrastanti, uno spiraglio di positività arriva dai depositi dei residenti maltesi, che a luglio sono aumentati rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto ai saldi delle famiglie e delle società finanziarie e non finanziarie. Anche il credito ai residenti è aumentato su base annua, riflettendo un incremento dei prestiti sia al settore pubblico che privato.
E infine, un segnale che potrebbe far ben sperare: il Fondo Consolidato ha registrato un surplus di 150,2 milioni di euro a luglio, un miglioramento di ben 194,1 milioni rispetto al deficit dell’anno precedente. Questo cambiamento è dovuto principalmente a un aumento delle entrate governative, accompagnato da una diminuzione delle spese. Guardando al periodo gennaio-luglio, il saldo del Fondo Consolidato è passato da un deficit di 302,4 milioni a un surplus di 60,5 milioni di euro. Un risultato che fa sperare in una stabilizzazione delle finanze pubbliche.
Foto: [Archivio Central Bank of Malta]