Connect with us

Malta

L’autista di un carro attrezzi ha colpito un automobilista con una barra di metallo, il tribunale ha dichiarato

Published

on

All’autista di un carro attrezzi, che avrebbe colpito un automobilista con un’asta di metallo durante una discussione, è stata negata la libertà su cauzione al momento dell’udienza di lunedì.

L’incidente è avvenuto sabato mattina presto, quando Leonvic Fenech, 23 anni di Santa Venera, è stato avvicinato dalla presunta vittima che voleva sapere di un veicolo che stava bloccando il suo percorso.

Fenech ha detto all’altro uomo che il veicolo non era suo.

Ma la questione non si è fermata lì e tra i due uomini è nato un alterco verbale.

Fenech avrebbe afferrato una barra di metallo dal suo carro attrezzi e avrebbe colpito la presunta vittima, provocandole gravi ferite alle gambe.

Fenech è stato poi arrestato.

Advertisement

Lunedì è stato chiamato in giudizio, dichiarandosi non colpevole di aver ferito gravemente la presunta vittima, di averla insultata e minacciata, di aver violato volontariamente la quiete pubblica e di aver guidato in modo spericolato e pericoloso.

L’accusa si è opposta alla richiesta di cauzione, soprattutto perché la presunta vittima deve ancora testimoniare.

Inoltre, la vittima lavora nella stessa strada in cui vive Fenech e dove è avvenuto l’incidente, ha sostenuto l’avvocato dell’AG Rebekah Spiteri.

L’avvocato della difesa Ishmael Psaila ha ribattuto che l’imputato potrebbe prendere la residenza in un indirizzo alternativo in un’altra località e sarebbe disposto a rispettare qualsiasi condizione che gli vieti di recarsi a St Venera.

L’accusato aveva solo due infrazioni al codice della strada e non era un criminale di cui ci si potesse fidare per le strade, ha detto.

Inoltre, è stata la presunta vittima, un pugile di kick box, a rivolgersi a Fenech, ha aggiunto la difesa.

Tuttavia, l’ispettore dell’accusa Sarah Kathleen Zerafa ha fatto notare che una discussione di poco conto non avrebbe mai dovuto degenerare in una tale misura.

Advertisement

L’imputato aveva afferrato una barra di metallo e, dopo la discussione, era salito sul suo camion e aveva fatto retromarcia verso la presunta vittima.

Indipendentemente dallo sport praticato, la presunta vittima ha subito gravi ferite, ha sostenuto l’ispettore, sottolineando che c’erano anche altri testimoni oculari che dovevano ancora testimoniare.

L’altro avvocato difensore, Roberto Spiteri, ha sostenuto che un ordine di protezione potrebbe trovare un giusto equilibrio tra i diritti dell’imputato e le preoccupazioni della vittima.

Il magistrato Nadine Lia ha respinto la richiesta di libertà su cauzione, osservando che la presunta vittima doveva testimoniare senza temere rischi di manomissione, soprattutto perché le accuse riguardavano lesioni gravi.

La corte, osservando che l’accusa aveva dichiarato che non si sarebbe opposta alla libertà su cauzione una volta che la vittima avesse testimoniato, ha esortato l’accusa a convocare la vittima alla prima udienza.

Advertisement