“Questo caso crollerà completamente. È una torre di sabbia che sta già cedendo, non sotto un’onda anomala, ma sotto una semplice increspatura. Così è stato costruito questo caso”.
Con queste parole esplosive, Jason Micallef ha lanciato una vera e propria bomba sul caso Vitals, prevedendo un collasso totale dell’inchiesta che vede coinvolto l’ex primo ministro Joseph Muscat e altri alti funzionari.
Durante un acceso confronto nel podcast Times Talk
, Micallef, nominato delegato speciale del Partito Laburista per l’attuazione del manifesto elettorale, ha affrontato l’avvocato Jason Azzopardi, sostenendo che l’intera accusa sia ormai destinata a sgretolarsi.
Ma cosa sta realmente accadendo dietro le quinte? Il punto cruciale è uno: l’esperto chiave dell’indagine, Jeremy Harbinson, si rifiuta di testimoniare.
L’esperto che fa tremare l’inchiesta
Harbinson, ex direttore della ormai defunta Harbinson Forensics, è l’autore del rapporto che ha portato all’accusa di corruzione contro Muscat e altri esponenti di spicco. Ma ora, in un colpo di scena che potrebbe far saltare l’intero caso, Harbinson afferma di non voler tornare a Malta.
In un’affidavit presentata la scorsa settimana, ha dichiarato di temere per la propria sicurezza e, cosa ancora più sorprendente, ha ammesso che il suo rapporto “non era mai stato concepito come base per un procedimento penale”.
Questo potrebbe essere il colpo di grazia per l’accusa. Se Harbinson non si presenterà in tribunale per essere interrogato, i legali della difesa potrebbero chiedere che il suo rapporto venga dichiarato inammissibile. Un colpo mortale per il caso.
E Micallef non ha perso l’occasione per affondare il colpo: “Sono stati spesi 11 milioni di euro per questa indagine, e ora chi prima sbandierava le sue conclusioni sta facendo marcia indietro”.
“Tutti stanno fuggendo dalle conclusioni dell’esperto forense Jeremy Harbinson. Persino lui stesso ora prende le distanze dal processo.”
Poi, una stoccata diretta alla credibilità dell’inchiesta: “Immaginate di scrivere un libro di successo e poi, alla prima critica, invece di difenderlo, dire ‘non voglio più parlarne’”.
La replica di Azzopardi: “Il governo ha fallito”
Jason Azzopardi, però, non è rimasto in silenzio. Ha ricordato che ci sarebbero modi per consentire a Harbinson di testimoniare, come una rogatoria internazionale.
Ma qui emerge un altro problema: la legge maltese attuale non prevede ancora la possibilità di testimoniare via videoconferenza in questi casi, perché per dodici anni i ministri della giustizia non hanno mai implementato le regolamentazioni necessarie.
“Uno dei problemi che il tribunale ha incontrato per permettere a Harbinson di testimoniare via videoconferenza è che l’attuale Codice Penale prevede che sia il ministro della giustizia a emanare delle regolamentazioni specifiche. Ma questo non è mai stato fatto”, ha spiegato Azzopardi.
E chi è responsabile di questa lacuna legislativa? Secondo Azzopardi, è il governo ad aver lasciato un vuoto che ora potrebbe rivelarsi fatale per l’inchiesta.
Intanto, il caso Vitals continua a scatenare polemiche e divisioni. È davvero destinato a crollare come prevede Micallef? Oppure l’accusa troverà un modo per salvare il processo? Una cosa è certa: la battaglia è tutt’altro che finita.
Foto: Chris Sant Fournier
Video: Karl Andrew Micallef