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Malta

Tal-Qortin verso il cemento: il futuro di Mellieħa appeso a un filo

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Un gioiello verde di 4.000 metri quadrati a Mellieħa, conosciuto come Tal-Qortin, sta per essere strappato dalle mani dei residenti e trasformato in un enorme complesso di appartamenti! Questo polmone verde, da tempo oggetto di una furiosa battaglia tra il governo e la comunità locale, sembra ormai destinato a cedere il passo all’avanzare del cemento.

La scorsa novembre, T&S Property Holdings ha presentato una domanda di pianificazione che potrebbe cambiare radicalmente il volto di Mellieħa. Se il progetto verrà approvato, vedremo sorgere tre blocchi residenziali distinti, ognuno con 23 appartamenti per piano: dal pianterreno fino al terzo piano, per un totale impressionante di 92 appartamenti. Ma non finisce qui! A coronare il tutto ci saranno 17 attici esclusivi e ben 171 garage sotterranei.

L’applicazione è ancora in fase di valutazione, ma ha già ricevuto il via libera dall’Autorità per l’Ambiente e le Risorse (ERA). Una mossa che non passerà inosservata , vista la tensione crescente tra le parti.

Un contratto milionario che scuote Mellieħa

Ma quanto costa tutto questo? La terra in questione, un tempo proprietà dello Stato, è stata trasferita nel 2023 a T&S Property Holdings con un contratto di enfiteusi di 50 anni, a fronte di un pagamento annuale di ben 380.000 euro. Un affare che lascia a bocca aperta, considerando che il terreno ha un valore di mercato che si aggira attorno ai 12 milioni di euro!

E come se non bastasse, T&S Property Holdings non era neanche il miglior offerente nella gara d’appalto! Eppure, l’azienda ha potuto sfruttare un diritto di prelazione, in quanto già proprietaria di un terreno adiacente. Grazie a questo cavillo, ha potuto pareggiare l’offerta più alta e mettere le mani sull’intero lotto.

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T&S Property Holdings è un nome ben noto nel panorama delle costruzioni maltesi. Con Paul Attard e Paul Vella ai comandi, rispettivamente direttori anche di GAP Property e Ballut Blocks, il loro impero edilizio continua ad espandersi senza sosta.

Proteste, petizioni e l’ombra dell’ingiustizia

Non sorprende che questo progetto abbia scatenato un’ondata di indignazione tra i residenti di Mellieħa. Già a febbraio del 2023, all’inizio della gara d’appalto, un gruppo di abitanti ha lanciato una petizione parlamentare, chiedendo a gran voce all’Autorità per i Terreni di fermare questo trasferimento. La richiesta? Mantenere l’area come spazio aperto, vitale per una comunità che ha sempre considerato Tal-Qortin un rifugio dalla cementificazione selvaggia.

Anche figure politiche di rilievo hanno sostenuto questa causa, tra cui i deputati del PN Ivan Castillo e Robert Cutajar, oltre all’allora europarlamentare PL Cyrus Engerer.

Ma la battaglia non si è fermata lì. Nel corso dello stesso anno, il consigliere comunale di Mellieħa, Gabriel Micallef, che poco dopo sarebbe diventato sindaco, ha portato la questione direttamente all’attenzione del difensore civico. Secondo Micallef, l’intero accordo “solleva seri dubbi sulla trasparenza e l’equità della transazione”.  Una dichiarazione che ha acceso ancora di più gli animi della popolazione locale.

Foto: Archivio Autorità di Pianificazione

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