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Malta

L’interno del Padiglione di Malta alla Biennale di Venezia

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Studio di Eye Tracking Foto: Arts Council Malta

L’artista Matthew Attard ha presentato un’opera basata sull’armata maltese di antichi graffiti navali al Padiglione maltese della Biennale di Venezia.

La sua mostra, I Will Follow the Ship,  espone grandi pannelli con esempi di graffiti, ma esplora anche la moderna intelligenza artificiale e la tecnologia digitale.

Una delle caratteristiche è un dispositivo di tracciamento degli occhi che permette all’utente di “disegnare” sulla mostra.

Attard, 36 anni, rappresenta la più giovane équipe della storia maltese alla 60a Biennale di Venezia.

In occasione della presentazione di mercoledì, ha dichiarato che è stato un grande onore e una responsabilità essere incaricato anche del primo padiglione personale di Malta.

In occasione del lancio, il presidente esecutivo dell’Arts Council Malta, Albert Marshall, ha dichiarato che la perseveranza e la determinazione di Attard ad avere successo, la sua passione per le arti e il suo straordinario talento lo hanno portato a Venezia.

La Biennale di Venezia è spesso descritta come le “Olimpiadi del mondo dell’arte”. Durante l’evento, che dura un mese, i migliori curatori, artisti e critici del mondo convergono a Venezia per vedere il meglio che il mondo dell’arte ha da offrire.

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Installation at the Arsenale Photo: Eoin Grealley

Installazione all’Arsenale Foto: Eoin Grealley

Il padiglione di quest’anno si trova ancora una volta all’Arsenale ed è un’installazione a più livelli che sovrappone il fisico al virtuale.

L’opera d’arte si ispira ai graffiti delle navi che sono stati deliberatamente incisi sui muri di pietra di Malta, con esempi che risalgono alla preistoria. Ma la tradizione è continuata nel corso della storia e quelli incisi vicino a templi e chiese sono considerati ex voto.

Affronta l’autorialità, la percezione, la digitalizzazione e l’ibridazione di uomini e macchine.

Elyse Tonna e Sara Dolfi Agostini sono le co-curatrici del progetto, mentre Maria Galea e la Galleria Michela Rizzo ne curano la gestione. Vincenzo Casali è l’architetto consulente e Joey Borg si occupa della programmazione e dello sviluppo del software.

Left to right. Matthew Attard, Sara Dolfi Agostin, Ellyse Tonna, Owen Bonnici and Albert Marshall Photo:Eoin Grealley

Da sinistra a destra. Matthew Attard, Sara Dolfi Agostin, Ellyse Tonna, Owen Bonnici e Albert Marshall Foto: Eoin Grealley

Tonna, 33 anni, è la prima curatrice maltese del Padiglione maltese.

Ha visto la sua prima Biennale da studentessa nel 2010 e ha detto che era il suo “sogno” rappresentare il suo Paese.

L’Arts Council Malta è il commissario del Padiglione di Malta alla mostra internazionale. È aperto al pubblico da sabato 20 aprile fino al 24 novembre.

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