Uno scenario inaspettato scuote il mondo politico: il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha inviato un messaggio di congratulazioni a Donald Trump, definendo la sua recente vittoria elettorale “impressionante”. Non si è limitato ai complimenti: ha anche espresso speranze ambiziose, sottolineando che la nuova presidenza potrebbe avvicinare una “pace giusta in Ucraina”
. Un’affermazione che non passa inosservata, soprattutto considerando il delicato equilibrio geopolitico.
Ma cosa significa davvero un secondo mandato di Trump per l’Ucraina? L’ex Presidente non ha mai nascosto il suo scetticismo riguardo agli aiuti militari americani a Kyiv. Un cambio di rotta potrebbe avere conseguenze significative per il paese, che da quasi tre anni resiste all’aggressione russa.
Zelensky, però, sembra fiducioso: “Apprezzo l’impegno del Presidente Trump per l’approccio ‘pace attraverso la forza’ negli affari globali. Questo è esattamente il principio che può praticamente avvicinare una pace giusta in Ucraina”. E non si ferma qui: “Aspettiamo con ansia un’era di una forte America sotto la guida decisiva del Presidente Trump. Confidiamo in un continuo forte sostegno bipartisan per l’Ucraina negli Stati Uniti”
.
Nonostante le incertezze, il leader ucraino insiste sul ruolo cruciale degli Stati Uniti: “Kyiv è impegnata a garantire pace e sicurezza a lungo termine in Europa e nella comunità transatlantica con il supporto dei nostri alleati”. Anche il Primo Ministro Denys Shmygal si unisce al coro, affermando che gli ucraini “guardano con fiducia a un’era di leadership forte sotto Trump”
.
Il contesto di queste dichiarazioni è tutt’altro che semplice. I due leader si sono incontrati lo scorso settembre negli Stati Uniti, un faccia a faccia preceduto da pubbliche tensioni. Durante l’incontro, Trump ha sorprendentemente elogiato i suoi rapporti con il leader russo Vladimir Putin, alimentando interrogativi sul suo approccio al conflitto.
Eppure, secondo Andriy Yermak, assistente presidenziale ucraino, il colloquio è stato “produttivo”. “È essenziale che l’Ucraina mantenga un sostegno bipartisan negli Stati Uniti”, ha aggiunto Yermak, lasciando intendere che la politica americana rimane un pilastro per la strategia di Kyiv.
Ma le promesse di Trump non finiscono qui. Con un’audacia tipica del suo stile, ha dichiarato che potrebbe risolvere il conflitto “in 24 ore”
. Un’affermazione che lascia molti scettici, soprattutto perché Trump ha spesso incolpato l’Ucraina per la guerra, alimentando ulteriori divisioni.
Le tensioni tra i due leader hanno radici profonde, ben prima dell’invasione russa del 2022. Nel 2019, durante il primo mandato di Trump, l’allora Presidente fu accusato di aver esercitato pressioni su Zelensky affinché indagasse sugli affari di Hunter Biden, figlio del suo rivale politico Joe Biden. Un episodio che aggiunge un ulteriore strato di complessità alla relazione tra i due.
Foto: AFP