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usa e Russia a confronto: incontro segreto in Arabia Saudita cambia gli equilibri?

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Una mossa diplomatica che scuote il mondo: per la prima volta dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, Stati Uniti e Russia si siedono allo stesso tavolo per un faccia a faccia ad alta tensione. L’incontro, che si svolge in Arabia Saudita, potrebbe segnare l’inizio di una svolta storica nelle relazioni tra le due superpotenze e, forse, aprire un varco nella lunga e sanguinosa guerra in Ucraina.

Ma niente illusioni: sia Washington che Mosca smorzano le aspettative, avvertendo che non ci sarà alcun colpo di scena immediato. Tuttavia, la sola esistenza di questi colloqui ha già scatenato un’ondata di preoccupazione a Kiev e nei palazzi del potere europei, spiazzati dalle mosse inattese della nuova amministrazione americana.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rivelato che Kiev non è stata invitata ai negoziati in Arabia Saudita e ha lanciato un avvertimento: “Non possiamo riconoscere nessun accordo che ci riguardi senza il nostro coinvolgimento” . Nel frattempo, i leader europei si precipitano a Parigi per un vertice d’emergenza, nel tentativo di reagire al terremoto diplomatico innescato dagli Stati Uniti.

Trump e Putin a un passo dall’incontro?

Dietro le quinte, si parla già di un possibile vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, un faccia a faccia che potrebbe ridefinire gli equilibri globali. Trump, tornato alla Casa Bianca, preme per una soluzione rapida alla guerra, mentre Mosca fiuta l’occasione per ottenere concessioni sulle sue storiche lamentele, come la presenza militare americana in Europa.

Mosca non fa mistero delle sue intenzioni: vuole colloqui diretti con Washington, escludendo gli europei da qualsiasi trattativa. Il Cremlino ha ribadito che sia Putin che Trump intendono superare le attuali “relazioni anormali”, puntando a ristabilire un dialogo strategico su più fronti.

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A guidare la delegazione russa ci saranno il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e l’alto consigliere presidenziale Yuri Ushakov, mentre gli Stati Uniti saranno rappresentati dal Segretario di Stato Marco Rubio, dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz e dall’Inviato Speciale Steve Witkoff.

Un’intesa è possibile? Lo spettro del conflitto incombe

L’esito di questi colloqui è tutt’altro che certo. Mosca vuole andare oltre la questione ucraina e ridiscutere l’assetto della sicurezza globale, inclusa la riduzione della presenza della NATO nell’Europa orientale.

Dall’altra parte, Zelensky non arretra di un millimetro e ha già escluso ogni possibilità di concessioni territoriali. Kiev, infatti, continua a respingere l’idea di negoziati diretti con Mosca senza un fronte comune con i suoi alleati.

Intanto, la guerra continua a infuriare. Le forze russe avanzano lungo il fronte di oltre 1.000 chilometri, mentre Kiev vede vacillare il sostegno militare degli Stati Uniti, un aiuto che Trump ha sempre considerato un fardello eccessivo per Washington.

In un clima di totale incertezza, Zelensky si prepara a un tour diplomatico cruciale: prima in Turchia per incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan, poi in Arabia Saudita, dove però non sono previsti incontri diretti con le delegazioni russa e americana.

Nel frattempo, la Russia si presenta al tavolo delle trattative con il vento in poppa: le sue truppe continuano a guadagnare terreno e il Cremlino ha appena annunciato la conquista di un insediamento nel nord-est dell’Ucraina, oltre alla riconquista di un villaggio nella regione occidentale di Kursk, dove l’estate scorsa Kiev aveva lanciato una sorprendente controffensiva.

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L’Arabia Saudita potrebbe essere il palcoscenico di un nuovo capitolo della guerra in Ucraina, ma la domanda resta aperta: sarà la premessa per la pace o un nuovo gioco di potere tra le superpotenze?

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