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Uditi dei “rumori” sott’acqua durante la ricerca del sottomarino scomparso

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Aggiornato con i dettagli alle 7.08

I soccorritori che utilizzano il sonar per cercare il sommergibile del Titanic scomparso con cinque persone a bordo hanno rilevato “rumori sottomarini” nell’Atlantico settentrionale vicino al luogo in cui l’imbarcazione è scomparsa due giorni prima, ha dichiarato oggi la Guardia Costiera statunitense.

“Gli aerei canadesi P-3 hanno rilevato rumori sottomarini nell’area di ricerca. Di conseguenza, le operazioni dei ROV (veicoli a comando remoto) sono state spostate nel tentativo di esplorare l’origine dei rumori”, ha dichiarato il primo distretto della Guardia Costiera statunitense sulla sua pagina ufficiale di Twitter.

Le ricerche dei ROV “hanno dato risultati negativi, ma continuano”, ha dichiarato il ramo militare, aggiungendo che i dati dell’aereo canadese sono stati condivisi con gli esperti della Marina statunitense per informare i futuri piani di ricerca.

L’annuncio è il segno più incoraggiante che i turisti che erano in viaggio domenica per visitare il relitto del Titanic in un minisottomarino di 21 piedi (6,5 metri) potrebbero essere ancora vivi, mentre le squadre di soccorso fanno a gara per raggiungerli prima che la loro riserva d’aria si esaurisca.

Navi e aerei della Guardia Costiera statunitense e canadese stanno setacciando 7.600 miglia quadrate (20.000 chilometri quadrati) di oceano – più grande dello stato americano del Connecticut – alla ricerca del mezzo, che stava tentando di immergersi a circa 400 miglia dalla costa di Terranova, in Canada.

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Poco prima del tweet della Guardia Costiera, la rivista Rolling Stone ha citato un’e-mail interna inviata ai funzionari del Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, secondo la quale un aereo canadese coinvolto nelle ricerche “ha sentito dei colpi nella zona ogni 30 minuti”.

Il sommergibile, chiamato Titan, trasportava tre passeggeri a pagamento: il miliardario britannico Hamish Harding, l’uomo d’affari pakistano Shahzada Dawood e suo figlio Suleman.

Dawood ha la cittadinanza maltese.

A bordo c’erano anche l’amministratore delegato di OceanGate Expeditions Stockton Rush e l’operatore sottomarino francese Paul-Henri Nargeolet.

Harding e Nargeolet sono entrambi membri dell’Explorers Club, un gruppo che sostiene le spedizioni scientifiche.

“C’è motivo di speranza, sulla base dei dati raccolti sul campo: ci risulta che sul sito siano stati rilevati probabili segni di vita”, ha dichiarato l’Explorers Club in un comunicato.

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