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trump conquista terreno: harris perde stati chiave in una corsa all’ultimo voto

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Donald Trump ha già afferrato il primo degli stati chiave, spingendosi in avanti rispetto a Kamala Harris in una battaglia presidenziale senza esclusione di colpi. La strada per la vittoria si fa stretta, in una gara che tiene col fiato sospeso tutta l’America.

La prima vittoria cruciale per Trump arriva in Carolina del Nord, uno dei sette battleground fondamentali, confermando la sua ascesa e creando una situazione esplosiva per la sua avversaria. Kamala Harris, la vicepresidente democratica, sembra perdere terreno in altri stati chiave rispetto al suo rivale repubblicano, suscitando crescenti timori tra i suoi sostenitori.

Dalla campagna di Harris, arriva un allarme: la corsa è ora “sul filo del rasoio” e l’unica via diretta verso la vittoria potrebbe essere attraverso i Blue Wall states, come Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. In un’email inviata allo staff, la direttrice della campagna di Harris, Jen O’Malley Dillon, cerca di rassicurare: “ci sentiamo fiduciosi per ciò che stiamo vedendo ” in questi stati. Ma il portavoce di Trump, Jason Miller, riporta un clima di fiducia anche nel campo repubblicano in Florida, dove si respira un’aria “positiva”.

Sui mercati, la tensione si riflette subito: il dollaro statunitense sale, il bitcoin tocca massimi storici e le borse reagiscono con entusiasmo, puntando su una possibile vittoria di Trump. Intanto, Trump fa suoi gli stati repubblicani per eccellenza, come Florida e Texas, mentre Harris conquista la California. Con Trump a quota 227 voti elettorali e Harris a 172, la corsa ai 270 voti necessari si fa feroce.

Nel frattempo, i Repubblicani segnano un altro colpo, conquistando due seggi al Senato e mettendo in seria difficoltà i Democratici nella lotta per mantenere il controllo della Camera alta.

Minacce di bomba e tensione alle stelle

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Milioni di americani si sono riversati ai seggi in un Election Day che si preannuncia epocale, mentre milioni hanno già votato in anticipo. È una scelta che deciderà non solo il futuro degli Stati Uniti, ma influenzerà anche il mondo intero. Il paese si trova di fronte a una scelta storica: dare una seconda chance a Trump, con la sua agenda “America First”, o fare di Harris la prima donna alla guida del paese più potente del mondo.

Ma il clima è elettrico e allarmante: in Georgia e Pennsylvania, dozzine di seggi elettorali sono stati evacuati a causa di minacce di bomba. L’FBI ha confermato che le minacce, risultate poi falsi allarmi, provenivano dalla Russia, accusata di voler destabilizzare le elezioni americane.

E Trump, che ancora oggi non accetta la sconfitta del 2020, ha subito incendiato il dibattito: “avremo una grande vittoria stanotte,” ha dichiarato. Non ha esitato a sollevare sospetti di “massicci brogli ” a Philadelphia, roccaforte democratica della Pennsylvania, accusa che è stata prontamente smentita dalle autorità cittadine.

Con lo spettro della violenza che incombe in caso di sconfitta di Trump, il centro di Washington è già stato blindato per proteggere gli edifici.

Una corsa all’ultimo respiro

I sondaggi preannunciavano già un confronto serratissimo tra Harris e Trump, che a 78 anni diventerebbe il presidente più anziano al momento dell’insediamento, il primo presidente con una condanna penale e il secondo nella storia a servire mandati non consecutivi. Harris, a 60 anni, entrerebbe nella storia come la seconda persona afroamericana e la prima di origine sudasiatica a raggiungere la presidenza.

L’ingresso di Harris nella competizione è stato uno shock, avvenuto dopo il ritiro di Joe Biden a luglio. Dall’altro lato, Trump ha attraversato mille tempeste politiche, sopravvivendo a due tentativi di omicidio e una condanna penale, riaffermando il suo ruolo di figura dominante e controversa nella politica americana.

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“Sono emozionata al massimo”

La battaglia per la Casa Bianca potrebbe riservare ancora colpi di scena: il risultato finale potrebbe richiedere ore, se non giorni. In Arizona, Camille Kroskey, una sostenitrice di Trump di 62 anni, ha scelto di votare di persona, temendo possibili frodi elettorali: “Voglio assicurarmi che il mio voto venga realmente contato ” ha spiegato ad AFP.

Harris ha scelto come location del suo evento elettorale l’Howard University di Washington, il college storicamente afroamericano dove ha studiato. “Sono una donna nera. Sono un’americana. Sono emozionata all’idea che possa diventare presidente ,” ha detto in lacrime Camille Franklin, anche lei ex allieva dell’università.

Mentre Trump promette di avviare una campagna mai vista prima per l’espulsione di milioni di immigrati irregolari, Harris punta a mobilitare le donne, opponendosi fermamente ai divieti sull’aborto sostenuti da Trump, una posizione che potrebbe fare la differenza tra l’elettorato femminile.

Un’elezione sotto gli occhi del mondo

Ogni angolo del globo è incollato allo schermo per seguire questa elezione: dall’Ucraina ai paesi del Medio Oriente, dove molti sono ansiosi di scoprire come il prossimo leader della Casa Bianca affronterà le crisi internazionali.

Foto: AFP

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