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Malta

Ta’ Qali, vertice OSCE: gelo su Lavrov e scontri diplomatici

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Una scena carica di tensione diplomatica si è svolta questa mattina a Ta’ Qali, dove i ministri degli Esteri si sono riuniti per il vertice dell’OSCE. L’arrivo di Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo e fedele braccio destro di Vladimir Putin, ha scatenato reazioni di aperta ostilità. Le dichiarazioni sono state dure e senza precedenti, con molti leader che hanno annunciato di volerlo evitare del tutto.

Il ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski non ha usato mezzi termini : “Non siederò a un tavolo con il signor Lavrov. È qui solo per mentire sull’invasione russa e su quello che la Russia sta facendo in Ucraina. La Russia corrompe ogni organizzazione: deve uscire dall’Ucraina, solo allora questa organizzazione avrà senso”.

La presenza di Lavrov, al vertice in rappresentanza della Russia per il consiglio ministeriale di due giorni dell’OSCE, ha acuito le divisioni tra i membri dell’organizzazione per la sicurezza regionale più grande al mondo. Tensioni che si sono riflesse nei commenti, spesso pungenti, rilasciati dai leader ai giornalisti presenti all’entrata del centro congressi.

Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken ha preferito il silenzio, evitando di rispondere alle domande della stampa. Non tutti hanno seguito il suo esempio. Il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp ha dichiarato senza esitazioni che non avrebbe stretto la mano a Lavrov e che avrebbe fatto di tutto per evitarlo.

Veldkamp ha inoltre sottolineato l’urgenza di una linea dura contro il governo filorusso della Georgia, affermando che spingerà l’Unione Europea a sospendere il regime di esenzione dal visto: “Dobbiamo mandare un messaggio chiaro: la violenza contro i manifestanti ha un costo”.

Un atteggiamento simile è stato espresso dalla ministra lettone Baiba Braže, che ha ribadito la sua intenzione di non incontrare Lavrov. Ma la frase più tagliente è arrivata dal ministro della Repubblica Ceca, Jan Lipavský, che alla domanda su quale fosse il suo messaggio per la Russia ha risposto con un secco“Fuori dall’Ucraina. Questo è il mio messaggio”.

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Nonostante il clima teso e le frecciate ricevute, Lavrov è arrivato tra gli ultimi delegati, varcando le porte del centro congressi di Ta’ Qali poco dopo le 10:20, senza rilasciare alcuna dichiarazione.

Foto: [Archivio Times Of Malta]

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