giovedì, Marzo 28, 2024
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Razzismo e discriminazione rappresentano una minaccia virulenta

In un appassionato appello, il capo delle Nazioni Unite ha denunciato l’impatto del razzismo e della discriminazione, nonché della violenza contro le donne, le persone LGBTQ e altre minoranze in tutto il mondo. 

Citando paesi come l’Afghanistan, l’Iran, gli Stati Uniti e la Russia, Volker Turk ha avvertito che la discriminazione e il razzismo sono minacce virulente:

Armano il disprezzo. Umiliano e violano i diritti umani, alimentando le rimostranze e la disperazione e ostacolando lo sviluppoVolker Turk al Consiglio dell’ONU sui diritti umani

In occasione del suo rapporto sui diritti umani nel mondo, presentato al massimo organismo delle Nazioni Uniti per la prima volta da quando ha ottenuto l’incarico sei mesi fa, Turk ha espresso allarme per “la portata e l’ampiezza della discriminazione contro le donne e le ragazze” descrivendola come “una delle più gravi violazione dei diritti umani a livello mondiale”

Ha sottolineato la situazione in Afghanistan, dove i Talebani hanno di fatto estromesso le donne dalla vita pubblica da quando sono tornati al potere nell’agosto 2021.

La repressione delle donne in Afghanistan è senza precedenti. Una tale tirannia non deve sfuggire alle responsabilità

ha aggiunto.

Ha anche indicato l’Iran, che l’anno scorso è stato scosso da mesi di proteste a livello nazionale dopo che Mahsa Amini è morta in carcere in seguito al suo arresto per una presunta violazione del codice di abbigliamento femminile iraniano.

È urgente che le autorità diano seguito alle richieste dei manifestanti, in particolare delle donne e delle ragazze, che continuano a subire profonde discriminazioni

Al di là della repressione dei diritti delle donne nel Paese, Turk si è detto scioccato dal disprezzo per le donne generato su Internet dai cosiddetti influencer che condonano “la persuasiva mercificazione delle donne”.

Le donne e le ragazze non sono le uniche a essere prese di mira da “discorsi d’odio feroci”, ha detto Turk, aggiungendo attacchi a “persone di origine africana, ebrei, musulmani, persone LGBTIQ+, rifugiati, migranti e molte altre persone appartenenti a gruppi minoritari”.

Ha deplorato “le provocazioni deliberate… volte a spingere i cunei tra le comunità”, come il recente rogo del Corano in Svezia, affermando che “questo è profondamente pericoloso”.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha sottolineato come la violenza della polizia in molti Paesi colpisca in modo sproporzionato le persone di origine africana, rivelando “il profondo danno strutturale radicato nella discriminazione razziale”.

L’Alto commissario ha rilevato i ripetuti rapporti del suo ufficio sull'”uso eccessivo della forza, il profiling razziale e le pratiche discriminatorie da parte della polizia” in numerosi Paesi, tra cui Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Brasile.

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