Tra i diversi Paesi del blocco europeo che stanno spingendo per l’incremento della capacità produttiva di energia da rinnovabili spicca il Portogallo, dove quest’anno la produzione da FER (fonti di energia rinnovabili) ha superato il 50% del fabbisogno elettrico nazionale, mentre anche Spagna, Finlandia e Belgio proseguono accrescono la percentuale di energia prodotta da FER all’interno del proprio mixenergietico
.
Negli ultimi mesi il Portogallo ha lavorato sulla propria infrastruttura solare e ora ne sta raccogliendo i frutti: ad aprile le energie rinnovabili hanno raggiunto il 51%
della produzione di elettricità, battendo il precedente record mensile del 49% del dicembre 2021.
Fattori come la rapida diffusione degli impantifotovoltaici, le importazioni di elettricità dalla Spagna e la riduzione della domanda hanno fatto sì che l’energia generata dai combustibilifossili arrivasse ad appena il 24%
, nonostante un calo della produzione di energia idroelettrica dovuto alla siccità.
L’anno scorso, il Paese ha installato 0,9 GW di energia solare fotovoltaica, aumentando la sua capacità solare di oltre il 50% fino a 2,5 GW
, sufficiente ad alimentare circa 1 milione di abitazioni.
Ciò ha contribuito a spingere la produzione di energia solare al massimo storico di 360 GWh
in aprile, un aumento significativo rispetto al precedente record di 300 GWh registrato nei mesi di luglio e agosto del 2022.
Nel frattempo, la siccità che ha caratterizzato l’anno scorso e che è proseguita in primavera ha messo a dura prova molti Paesi del Mediterraneo. Il Portogallo ha risentito della scarsa produzione delle centrali idroelettriche e la siccità ha avuto un impatto anche sulla produzione di energia in Spagna e in Italia.