Il Pentagono ha intercettato sui cieli del continente americano un “pallone spia
” che, a quanto dichiarato, sorvolerebbe l’area da circa una settimana.
Questo è ciò che spiega alle emittenti di Nbc News il portavoce Pat Ryder
, raccontando di come il Pentagono ed il governo americano si siano messi immediatamente in moto per monitorare il pallone di sorveglianza attuando, inoltre, un piano per la salvaguardia di dati sensibili.
Il segretario alla Difesa Lloyd Austin ha subito convoca un vertice d’emergenza, coinvolgendo anche il capo di stato maggiore, il generale Mark Milley
, per poter discutere sulle azioni da dover compiere.
Nonostante l’oggetto sia di provenienza sconosciuta e non si conoscano le ragioni della sua presenza sui cieli americani, la decisione è stata quella di non abbatterlo
, per evitare eventuali danni al territorio e alla popolazione, mantenendo comunque un attento monitoraggio.
Secondo il Pentagono però, non ci sono dubbi, l’oggetto proverrebbe dalla Cina e sarebbe arrivato appositamente sui cieli del Montana per via di uno dei tre “campi di silo di missili nucleari statunitensi”
.
Washington avrebbe preso tutte le precauzioni necessarie al fine di riuscire a proteggere le aree più sensibili. Un’azione colta anche dal Canada
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È stato rilevato un pallone di sorveglianza ad alta quota e i suoi movimenti sono attivamente monitorati dal North American Aerospace Defense Command Norad. I canadesi sono al sicuro e stiamo adottando misure per garantire la sicurezza dello spazio aereo, compreso il monitoraggio di un potenziale secondo incidente.Dichiarazione Organo di difesa nazionale canadese
Nonostante siano state attuate tutte le misure necessarie alla prevenzione dei siti e dati sensibili, il dipartimento di stato americano avrebbe convocato l’incaricato d’affari cinese, Xu Xueyuan
, per trasmettergli con chiarezza il messaggio da parte del governo americano.
Pechino non perde tempo e fa sapere che presto verranno svolte delle verifiche che constateranno la veridicità, o meno, delle dichiarazioni del Pentagono.
Questo è quello che fa sapere in un briefing la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.