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Netanyahu dice che Israele “è pronto a un’operazione molto intensa” al confine con il Libano

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Fumo durante un bombardamento israeliano sul villaggio di Khiam, al confine meridionale con il Libano, il 5 giugno 2024. Foto: AFP

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato mercoledì che Israele è “pronto per un’operazione molto intensa” lungo il confine con il Libano, dove le truppe israeliane hanno scambiato fuoco quasi quotidianamente con i combattenti di Hezbollah.

Quasi otto mesi di scambi tra Israele e il movimento sostenuto dall’Iran, alleato di Hamas, si sono intensificati nell’ultima settimana, con Israele che ha colpito più in profondità nel territorio libanese.

“Siamo pronti per un’operazione molto intensa nel nord. In un modo o nell’altro, ripristineremo la sicurezza nel nord”, ha dichiarato Netanyahu durante una visita alla zona di confine.

Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato diversi attacchi contro le posizioni israeliane durante la giornata, tra cui un attacco con “missili guidati” contro una “piattaforma Iron Dome nella caserma Ramot Naftali”.

Nelle scorse settimane, Israele ha intensificato l’attacco ai combattenti di Hezbollah e ai militanti palestinesi e libanesi alleati in auto e in moto in Libano.

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I partner di estrema destra della coalizione di Netanyahu, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, hanno entrambi chiesto nei giorni scorsi un’azione urgente per ripristinare la sicurezza nel nord di Israele.

“Se ci bruciano qui, anche tutte le roccaforti di Hezbollah dovrebbero bruciare ed essere distrutte. GUERRA!” Ben Gvir ha detto martedì in un post su Telegram.

Smotrich ha detto lunedì: “Dobbiamo spostare la fascia di sicurezza dall’interno del territorio israeliano in Galilea al Libano meridionale, includendo un’invasione di terra, l’occupazione del territorio e l’allontanamento dei terroristi di Hezbollah e delle centinaia di migliaia di libanesi tra i quali Hezbollah si nasconde dall’altra parte del fiume Litani”, a quasi 30 chilometri (20 miglia) a nord del confine.

La violenza dall’inizio di ottobre ha ucciso almeno 455 persone in Libano, per lo più combattenti ma anche 88 civili, secondo un conteggio dell’AFP.

Da parte israeliana, secondo l’esercito, sono stati uccisi almeno 14 soldati e 11 civili.

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