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Mosca sotto assedio: il generale Kirillov ucciso in un’esplosione misteriosa

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Un boato improvviso, una scena devastante. Mosca si è svegliata martedì mattina con l’eco di un’esplosione che ha spezzato vite e infranto la sicurezza della capitale russa. Un ordigno nascosto in uno scooter ha ucciso uno dei più alti ufficiali militari russi, il tenente generale Igor Kirillov, insieme al suo vice. La detonazione, avvenuta nel sud-est della città, ha trasformato un normale ingresso residenziale in uno scenario di guerra.

“Un ordigno esplosivo piazzato in uno scooter parcheggiato vicino all’ingresso di un edificio residenziale è stato attivato la mattina del 17 dicembre su Ryazansky Avenue, a Mosca” , ha confermato il Comitato Investigativo Russo, l’ente responsabile delle principali indagini del Paese.

Kirillov, figura chiave delle forze armate russe, era al comando delle unità di difesa chimica, biologica e radiologica dal 2017. Una carriera imponente, recentemente segnata dalle sanzioni britanniche di ottobre per il presunto uso di armi chimiche in Ucraina. Un dettaglio che accende ancora di più i riflettori su questo attentato: vendetta, messaggio o sabotaggio?

Le immagini pubblicate dai media russi parlano da sole. Vetri frantumati, detriti ovunque e un portone completamente distrutto: la forza dell’esplosione ha colpito l’intera facciata dell’edificio, lasciando sgomenti i residenti e i passanti.

Il momento non potrebbe essere più teso. Mentre la cosiddetta “operazione militare speciale” della Russia in Ucraina si avvicina al suo terzo anniversario, atti di violenza come questo alimentano domande scomode e seminano dubbi persino nel cuore di Mosca. Chi c’è dietro questo attacco? E cosa significa per il futuro della sicurezza interna della Russia?

Foto: AFP.

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