L’ONU chiede limiti di età per gli strumenti IA nelle scuole

Nelle nuove linee guida per i governi, l’organismo educativo delle Nazioni Unite, l’ONU, ha avvertito che le autorità pubbliche non sono pronte ad affrontare le questioni etiche legate all’implementazione di programmi di Intelligenza Artificiale “generativa” nelle scuole.

L’ente con sede a Parigi ha affermato che fare affidamento su tali programmi invece degli insegnanti umani potrebbe influire sul benessere emotivo di un bambino e renderli vulnerabili alla manipolazione.

“L’IA generativa può essere una grande opportunità per lo sviluppo umano, ma può anche causare danni e pregiudizi”, ha detto Audrey Azoulay dell’ONU. “Non può essere integrata nell’istruzione senza coinvolgimento pubblico e le necessarie garanzie e regolamenti da parte dei governi”.

I programmi di IA generali sono entrati sotto i riflettori alla fine dell’anno scorso, con ChatGPT che ha dimostrato la capacità di generare saggi, poesie e conversazioni a partire dai prompt più brevi. Questo ha suscitato timori di plagio e frode nelle scuole e nelle università.

Tuttavia, gli investitori hanno versato denaro nel settore e i sostenitori hanno identificato l’istruzione come un possibile mercato redditizio.

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Le linee guida dell’ONU affermano che gli strumenti di IA hanno il potenziale per aiutare i bambini con bisogni speciali, agire come avversari in “dialoghi socratici” o come assistenti di ricerca.

Ma tali strumenti sarebbero sicuri ed efficaci solo se insegnanti, studenti e ricercatori aiutassero a progettarli e se i governi ne regolamentassero l’uso.

Le linee guida non hanno raccomandato un’età minima per gli studenti, ma hanno sottolineato che ChatGPT ha un limite di età inferiore di 13 anni. “Molti commentatori ritengono che questa soglia sia troppo giovane e hanno proposto legislazioni per aumentare l’età a 16 anni”, ha affermato il documento.