Da decenni le teorie del complotto sull’assassinio del presidente John F. Kennedy serpeggiano ai margini della politica americana. Ora, Robert F. Kennedy Jr., suo nipote, sembra deciso a portare queste congetture nel cuore della Casa Bianca. E il modo in cui intende farlo è a dir poco scioccante.
Kennedy Jr., noto scettico sui vaccini e scelto da Donald Trump come prossimo segretario alla Sanità, starebbe puntando tutto su una mossa audace: nominare sua nuora, Amaryllis Fox Kennedy, come vicedirettrice della CIA. Secondo i media statunitensi, l’obiettivo sarebbe quello di dimostrare che l’agenzia di intelligence ha avuto un ruolo nell’omicidio del leggendario zio avvenuto a Dallas nel novembre 1963.
Non sorprende che questa proposta abbia fatto infuriare diversi parlamentari americani. Tuttavia, dimostra anche l’incredibile potere che RFK Jr. ha già consolidato all’interno del team di transizione di Trump.
In un’intervista radiofonica del 2023, Kennedy Jr. ha dichiarato: “Ci sono prove schiaccianti che la CIA fosse coinvolta nell’omicidio di JFK. Non c’è più alcun dubbio ragionevole a questo punto.”
Una tesi che sfida frontalmente le conclusioni della Commissione Warren, che aveva stabilito che il colpevole fosse Lee Harvey Oswald, un ex Marine, agendo da solo.
Ma RFK Jr. non si ferma qui. Ha affermato che ci sono prove “molto convincenti ma circostanziali”
del coinvolgimento della CIA anche nell’assassinio di suo padre, Robert F. Kennedy, ucciso nel 1968 mentre era in corsa per la presidenza. Sebbene Sirhan Sirhan, un immigrato palestinese, sia stato condannato per quel delitto, Kennedy Jr. insiste sul fatto che l’agenzia abbia giocato un ruolo oscuro anche in quell’omicidio.
Eppure, queste sue convinzioni non sembrano essere un ostacolo per Trump. Anzi, il magnate le ha abbracciate, ricambiando il sostegno di RFK Jr. con un incarico di primo piano nel suo governo. Dopo essersi candidato brevemente alla Casa Bianca come indipendente, Kennedy Jr. ha deciso di appoggiare Trump, consolidando un’alleanza che sta lasciando molti a bocca aperta. Non è passata inosservata la sua presenza accanto a Trump su un jet privato, in compagnia di Elon Musk e Don Jr., mentre, ironia della sorte, gustava un pasto McDonald’s nonostante la sua crociata contro il cibo spazzatura.
L’influenza di RFK Jr. continua a crescere, e ora Trump sembra intenzionato a rilanciare con una mossa esplosiva: rendere pubblici gli ultimi documenti classificati sull’omicidio di JFK custoditi negli Archivi Nazionali degli Stati Uniti.
Ma il capitolo più controverso di questa saga potrebbe essere la nomina di Amaryllis Fox Kennedy alla CIA. Ex agente e manager della campagna elettorale del suocero, Fox Kennedy è già finita al centro delle polemiche per aver pubblicato un memoir sulla sua esperienza nell’agenzia senza autorizzazione governativa. Nonostante le critiche, ha risposto con forza sui social: “Un Kennedy alla CIA, si lamentano. Una lealista di DJT a Langley, si disperano. Dev’essere fermata a tutti i costi!”
Anche all’interno della famiglia Kennedy le tensioni sono palpabili. Jack Schlossberg, unico nipote di JFK, ha attaccato RFK Jr. definendolo “così palesemente una spia russa”
dopo la notizia della possibile nomina di Fox Kennedy.
Con queste teorie esplosive e manovre audaci, Robert F. Kennedy Jr. è diventato il ribelle per eccellenza della più famosa – e tragica – dinastia politica americana.
Foto: AFP