A circa tre anni dalla Brexit, con cui l’Europa ha dovuto fare i conti, il Regno Unito
introduce un ulteriore manovra che parrebbe limitare ulteriormente la situazione di coloro che non sono residenti.
Si parla di una nuova tassa, l’ETA ovvero Electronic System Travel Authorisation, analoga all’ESTA degli Stati Uniti, la quale prevederà il pagamento di circa 10 sterline a testa
, minori compresi, per soggiornare da non residenti sul territorio inglese.
Avrà una validità di 90 giorni ma, come specificato dal governo britannico, manterrà una scadenza a 24 mes
i in modo che coloro che avranno necessità o piacere di ritornare nel paese durante un lasso di tempo così breve, non saranno obbligati a ripetere il pagamento di questo tributo.
I viaggiatori di ogni parte del mondo avranno la possibilità di fare una richiesta telematica
, anche da smartphone, a pochi giorni dalla partenza, così da poter accedere “liberamente” nel paese.
Una scelta che parrebbe aver allettato anche l’Europa, la quale avrebbe pensato al un sistema del tutto nuovo: ETIAS, European Traver Information and Authorisation System. Sarebbe dovuta essere una novità del 2023, invece, la sua introduzione è stata rimandata al 2024, ed avrà un costo di circa 7 euro a person
a.
La scelta del Regno Unito, a quanto dichiarato dal viceministro dell’Interno Robert Jenrick, resta una decisione presa per rafforzare i confini del paese, il quale consentirà l’accesso solo ai visitatori legittimi ed ai viaggiatori, mantenendo quindi alto il controllo sulle frontiere.