
Marco Raduano (a sinistra) e il suo braccio destro Gianluigi Troiano erano latitanti prima di essere arrestati. Foto: HANDOUT / UFFICIO STAMPA CARABINIERI ITALIANI / AFP
Il boss di una delle mafie più violente d’Italia, evaso da un carcere di massima sicurezza lo scorso anno, è stato catturato in Francia, come hanno dichiarato in data odierna le autorità dei due Paesi.
Marco Raduano, descritto come “pericoloso” nella lista dei criminali più ricercati d’Europa dell’Europol, è stato arrestato sull’isola francese della Corsica.
Nel febbraio 2023 era evaso da un carcere di massima sicurezza a Nuoro, in Sardegna, utilizzando lenzuola per scalare le pareti.
Le autorità italiane hanno annunciato venerdì anche la detenzione di un suo stretto collaboratore, Gianluigi Troiano, un altro latitante che era stato catturato nei pressi di Granada, nel sud della Spagna.
“La cattura all’estero da parte dei carabinieri di due pericolosi latitanti, Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiano, rappresenta un altro duro colpo alla criminalità organizzata”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.
Raduano, 40 anni, è stato incarcerato per essere il boss del clan rurale del Gargano che opera all’interno di una giovane e poco conosciuta organizzazione criminale di Foggia, nel sud della Puglia, nota come Quarta Mafia.
Secondo l’Europol, stava scontando una condanna a 24 anni di carcere per appartenenza a un’organizzazione criminale, traffico di droga, detenzione di armi illegali e altri reati.
L’Europol ha detto che era “al vertice” della sua organizzazione criminale, “con il ruolo di promotore, organizzatore e spietato killer del gruppo dedito alla perpetrazione di omicidi, al traffico di droga e alla gestione del racket delle estorsioni”.
Una fonte vicina alla vicenda in Corsica ha dichiarato all’AFP che Raduano è stato arrestato ieri sera ad Aleria, mentre cenava in un ristorante con una giovane donna.
Ha vissuto lì “in modo abbastanza frugale” con documenti falsi, utilizzando un veicolo rubato falsamente immatricolato, ha detto la fonte.
Non ha opposto resistenza all’arresto.
“Chiudere la rete”
La fuga di Raduano è stata estremamente imbarazzante per le autorità italiane e ha sottolineato il potere della Quarta Mafia, oggi considerata la più violenta organizzazione criminale italiana.
Troiano, un “sottocapo e organizzatore”, era evaso dagli arresti domiciliari non lontano da Foggia nel settembre 2021, ha dichiarato la polizia italiana.
È stato ritrovato a Otura, una cittadina vicino a Granada, e ora dovrà scontare una pena di nove anni e due mesi di carcere.
Raduano è accusato anche dell’omicidio di due uomini a Foggia, avvenuto nel 2017 in episodi distinti, in cui è coinvolto anche Troiano.
Il procedimento giudiziario è in corso.
Piantedosi ha ringraziato le autorità francesi e spagnole per la loro collaborazione che ha permesso alla polizia italiana di “chiudere la rete” sui due latitanti.
Meno sofisticati della ricca ‘Ndrangheta, della Camorra napoletana o di Cosa Nostra siciliana, i clan foggiani si affidano a estorsioni, attentati e minacce alla popolazione locale.
Sono anche impegnati nel traffico di droga, nelle rapine a mano armata e nei furti di veicoli e bestiame.